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domenica 13 maggio 2012

Il salto del Grillo


Malgrado il Presidente Napolitano abbia affermato  di non vedere alcun boom per il movimento di Grillo, il boom c'è stato, eccome. Un vero salto di qualità: il salto del Grillo da una posizione marginale ad una centrale nella politica italiana.
La reazione non proprio azzeccata del Presidente, persona normalmente assai accorta ed equilibrata, è emblematicamente l'espressione della sorpresa con cui il mondo politico e istituzionale ha accolto il successo del Movimento 5 Stelle che è ormai una delle prime forze politiche del Paese e che si appresta, nelle prossime politiche, a "fare il pieno" di voti. La ragione di questa previsione è semplice: il livello di scontento nei confronti dei partiti tradizionali è a livelli inauditi e, fino ad ora, si era espresso attraverso la rabbia di cui grondano molte lettere ai quotidiani e molti interventi nei siti online.
Sul piano elettorale, non vedendosi un'alternativa credibile alle forze tradizionali, si è espressa soprattutto con l'aumento dell'area del non voto o di chi vota scheda bianca o nulla.
Ora, però, avendo preso consistenza il predetto movimento, che sembrava destinato a rimanere un fenomeno di nicchia, è ovvio che molti scontenti  lo voteranno  per esprimere in modo più visibile la loro contestazione al sistema di potere esistente.
Chi segue da tempo il mio blog sa che sono molto critico nei confronti del mio concittadino Grillo per vari motivi: la sua volgarità, che ha contribuito non poco alla degenerazione del dibattito politico verso l'insulto sistematico, la sua pretesa di essere il "portatore della verità", alcune sue posizioni politiche (l'orientamento No Tav, l'uscita dall'euro,ecc.). Tuttavia non posso non riconoscere che è  di gran lunga il migliore in Italia nell'utilizzo della rete come strumento di comunicazione dialogica, di costruzione del consenso e di mobilitazione e che è molto furbo nell'evitare  il triste rito delle comparsate televisive che ha rovinato l'immagine di quasi tutti i politici tradizionali.
Inoltre è certamente il primo a dare realmente spazio ai giovani e a non imporre dall'alto una linea di partito;  ha  anche fatto proposte di riforma sensate come una legge d'iniziativa popolare per la riduzione a due dei mandati elettivi, che è stata totalmente ignorata dal Parlamento.
Nelle elezioni amministrative, poi, ha saputo scegliere persone non solo giovani ma preparate ed ha dimostrato che si possono vincere difficili sfide elettorali spendendo pochi euro ma molta passione.
Tutto ciò è un enorme schiaffo alla politica tradizionale che vuole centinaia di milioni di euro all'anno di finti rimborsi elettorali,  per foraggiare una classe di notabili ormai esausta e fatta sempre dai "soliti noti".
Il Movimento 5 Stelle è quindi una cosa da prendere molto sul serio, anzitutto perchè indica che  si può fare politica in modo diverso, che è possibile misurarsi in quest'arena senza dover "fare la fila" e senza avere  "padrini" alle spalle e poi perchè apre la strada a nuove iniziative politiche che probabuilmente nasceranno dal basso prima delle prossime elezioni politiche e che non avranno nulla a che fare  con i cambiamenti di sola facciata che alcuni partiti attuali si apprestano a fare.
Ho avuto modo di discutere con alcuni lettori, nei commenti al post precedente, la sfida per i partiti tradizionali, che è quella di  fare un vero ricambio generazionale: ho proposto di votare alle prossime politiche solo partiti i cui candidati abbiano un'età media inferiore ai 35 anni  (alla Camera; per il Senato propongo 45) e che s'impegnino a votare, come prima legge del nuovo Parlamento la proposta fatta da Grillo e da loro ignorata: limitare a due il numero massimo di mandati parlamentari e in altre assemblee elettive.
















10 commenti:

Francesco Mancini ha detto...

Caro Roberto, io non so se Grillo possa essere una soluzione, so solo che Imprenditori e Lavoratori continuano a suicidarsi. Chiunque dunque riuscisse a costringere i partiti a restituire tutti i soldi RUBATI dopo i referendum, sarà senz'altro determinante nel risolvere i problemi italiani.
Un saluto Francesco.

roberto ha detto...

Caro Francesco,
anch'io ho i miei dubbi su Grillo come soluzione, ma sono certo che la sua sferzata lascerà il segno: non credo che i partiti potranno continuare a "fare gli gnorri" di fronte a ciò che il Paese reale richiede a gran voce. Se invece nulla succedesse, il successo di Grillo alle prossime politiche sarebbe travolgente.
In tal caso sarà ancor più necessario il controllo dei cittadini attivi (le "avanguardie evoluzioniste" come le ho chiamate in un post precedente)per evitare che si riproduca quanto è avvenuto in passato con la Lega, che sembrava un movimento vicino alla gente e sostanzailmente onesto, salvo poi scoprire le vicende dei diamanti, della Tanzania, delle lauree taroccate e così via.
Roberto

carlo ha detto...

Quello che Grillo condanna è vero, ma non vedo bene ancora la proposta che fa. In altre parole: "pars destruens", buona, ma è la più facile! Il difficile è la "pars costruens"che esige cultura politica,cosa che Grillo non ha, con buona pace dei suoi sostenitori. Se Grillo fose davvero intelligente dovrebbe mostrare simpatia per i partiti del centrosinistra, invece di tirare fango in tutte le direzioni indiscriminatamente. Qui sta il punto.

roberto ha detto...

Sono sostanzialmente d'accordo: Grillo fa denunce spesso centrate ma se la prende con tutti allo stesso modo, ritenendo di essere l'unico ad aver ragione. Un pò più di umiltà non guasterebbe anche se è vero che dal punto di vista mediatico l'umiltà paga poco.
Sembra, comunque, che i suoi candidati alle amministrative si siano presentati, ed abbiano avuto significativi consensi, in base a programmi concreti e non facendo le "sparate" che fa lui.
Forse questo è un gioco delle parti: lui si fa sentire anche in modo non "politically correct" per attrarre l'attenzione,mentre i suoi lavorano sui problemi tenendo i piedi per terra.

Franco Trotta ha detto...

L'idea di un forte ringiovanimento dei partiti è ottima, ma non so quanto realizzabile, visto che in essi vi è una netta prevalenza di anziani che detengono il potere. Comunque un modo di controllare l'età media dei candidati c'è, perchè le liste elettorali riportano la data di nascita di tutte le persone in lista.
Ciao, Franco

roberto ha detto...

Convengo che l'attuazione del principio non sia semplice, ma se i partiti tradizionali non riescono a creare una discontinuità con il passato, ne pagheranno necessariamente le conseguenze. Gli elettori non sono disposti a digerire soluzioni di pura "cosmetica".
Come giustamente dici ciascun cittadino può fare il coontrollo delle liste elettorali e tener conto di chi è più vicino o più lontano dall'obiettivo proposto.

Ciao
Roberto

Gigi ha detto...

Roberto,
riconosco che Grillo ha dato un'utile scossa e che per imitazione varie forze politiche, vecchie e nuove, cercheranno di ringiovanire le loro liste; proprio oggi ho sentito che Maroni ha detto come hai fatto tu in un commento "largo ai giovani". Ma non vorrei che anche questa fosse un'operazione cosmetica.

Il problema vero mi sembra quello dei contenuti, che latitano
Cosa ne pensi?
Gigi

roberto ha detto...

Sono d'accordo con te e con Carlo, che ha posto un quesito analogo.
Secondo me la cosa migliore è chiedere direttamente a Beppe Grillo.
Gli mmanderò una mail segnalandogli questo post e i vari commenti.
Se mi darà un riscontro lo pubblicherò nel blog.
Stiamo a vedere.
Ciao.

roberto ha detto...

Pubblico il testo della mail inviata a Beppe Grillo:

Desidero segnalarti che, nel mio blog "La politica dei cittadini" (www.civicum.blogspot.com) ho pubblicato un post dal titolo "Il salto del Grillo" che considera motivi e implicazioni del successo elettorale del Movimento 5 Stelle.
Nei commenti al post vi sono considerazioni favorevoli ed altre critiche.
Ti segnalo, in particolare, la richiesta di alcuni lettori di avere più visibilità circa i contenuti politici che il Movimento propone a livello nazionale.
Sarebbe interessante avere un'indicazione schematica delle proposte del Movimento su temi quali: economia, welfare, lavoro, sanità, istruzione, ricerca, in vista delle elezioni politiche del del 2013. Ti prego di farmi sapere se un'indicazione di questo tipo esiste già o, qualora fosse in elaborazione, quali sono i tempi per il suo rilascio.
Ti ringrazio dell'attenzione e ti saluto cordialmente.

Roberto Barabino

roberto ha detto...

Beppe Grillo non ha risposto alla mail che gli ho inviato e che è riportata nel commento precedente.
Ritengo ciò un indicatore del fatto che il Movimento 5 stelle non è ancora pronto a esporsi su temi di politica nazionale a tutto campo, come è necessario per una forza politica che
ambisce ad "arrivare a Berlino", come Grillo ha detto.
Ha quindi 10 mesi di tempo per prepararsi, se vuole che il successo ottenuto alle amministrative possa ripetersi alle politiche del 2013.