Pubblico il seguente scritto di Elio Veltri perchè solleva, con interessanti valutazioni di merito ed il supporto di dati quantitativi, un problema molto grave della società italiana al quale può ascriversi buona parte dell'eccessiva pressione fiscale che grava sui cittadini che pagano le tasse. Se tale problema, sempre eluso, non verrà affrontato cn decisione non sarà possibile far fronte agli impegni finanziari necessari per il rilancio e lo sviluppo del Paese. Ben venga quindi questo forte richiamo alle forze politiche di maggioranza e di opposizione, affinché se ne facciano carico . Un primo segnale può essere la recente dichiarazione, fatta in sede europea dal Ministro Padoan, per cui l'evasione fiscale sarà tema centrale del semestre. ormai prossimo, in cui l'Italia avrà il compito di presiedere l'Unione. Auspico che i fatti diano conferma alle intenzioni.
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Renzi, perchè non parli di evasione fiscale?
E' il titolo dell'articolo settimanale del direttore dell'Espresso, Bruno
Manfellotto. Renzi su Twitter a un giovane che gli faceva notare come nel suo
programma “ non ci sia traccia di lotta all'evasione” ha risposto:” Vedrai,
vedrai sull'evasione”. Nel documento di economia e finanza( DEF) approvato dal consiglio
dei ministri il “ vedrai,vedrai” è sintetizzato così:” sarà necessario
rafforzare l'attività conoscitiva e di controllo delle agenzie fiscali
attraverso l'uso prioritario dei sistemi informatici con interconnessioni fra
tutte le banche dati esistenti”. Evviva! La tecnologia risolverà i problemi che
la politica non ha mai voluto risolvere non perchè non fosse capace di
connettere le banche dati, ma per ragioni biecamente elettorali e di potere.
Nessun leader vuole parlare e,
soprattutto, intervenire sulla montagna di evasione fiscale del paese che
sottrae alle casse dello stato circa 200 miliardi di euro all'anno ,mettendo a
rischio tutti i servizi essenziali: Sanità, Pensioni, Scuola, Ricerca,
Università ecc, per non perdere il voto di circa 11 milioni di evasori, grandi
e piccoli. E quelli che ci hanno provato, come Prodi e Monti, sono stati
mandati a casa. Attendiamo pazientemente che i server e i computer facciano il
miracolo. Intanto ricordiamo al Presidente del Consiglio fatti e numeri e suggeriamo di intervenire
subito perchè, se volesse farlo,
potrebbe portare a casa una barca di
soldi, necessari a realizzare il suo programma.
1)
Lo Stato negli
anni 2000-2012 ha emesso ruoli per tasse accertate per 807 miliardi di euro e
ne ha incassati 69( dati forniti dal governo Letta alle Camere). Considerato
che un centinaio si sono persi per fallimenti delle aziende e per qualche altra
ragione restano 540 miliardi da incassare. Renzi vuole intervenire e incassare
o si ripete lo scandalo di sempre che porta nelle casse dello Stato non più del
4-5% delle tasse evase? C'è davvero da stupirsi che nemmeno i parlamentari
urlatori di Grillo se ne occupino e chiedano al governo cosa vuole fare. Forse
dipende dal fatto che anche Grillo non parla mai di evasione fiscale?
2)
A conti fatti,
sono stati esportati all'estero illegalmente circa 520 miliardi di euro. Il
consorzio di giornalisti americani che si occupa di esportazione di capitali in
tutti i continenti, con la collaborazione di 40 testate giornalistiche tra le più
prestigiose del mondo, tra queste
l'Espresso, ha scovato migliaia di esportatori di capitali. In Italia ne ha
contati 200 dei quali il settimanale ha pubblicato i nomi. E' difficile che siano artigiani e
proprietari di un bar. Renzi se ne vuole occupare e intende recuperare le tasse
evase? Si o no?
3)
Banca Italia, a
conferma dell'esportazione di capitali dei “ globetrotter” dell'evasione, come
li ha definiti Sole 24 Ore del 13 Luglio 2013,
ci ha fatto sapere che nel 2012 sono stati prelevati dagli italiani più
di 300 miliardi dai depositi bancari. Poichè i consumi non sono esplosi e sono state comprate 40 mila case all'estero
ogni anno da nostri concittadini, forse vale la pena di fare qualcosa per
recuperare tasse evase.
4)
I dati pubblicati
dall'Agenzia per l'amministrazione e la destinazione dei beni mafiosi sono i
seguenti: 12947 beni immobili confiscati dei quali 11238 immobili e 1708
aziende. E' un problema che può interessare il Presidente del consiglio? Se lo
è, sappia che i beni destinati al 31-12-2012 erano 7243; destinati e consegnati
5859; non consegnati 907 e usciti dalla gestione 477. Sappia anche che i soldi
sono tutti nei paradisi fiscali o investiti in economia legale, che le aziende
sono fallite quasi tutte, che i beni confiscati rappresentano solo il 5-6% del
totale e che la maggior parte non viene
né utilizzata né venduta. Poichè,
secondo alcune stime valgono circa 1000 miliardi, pensa il signor
Presidente del consiglio che il governo dovrebbe occuparsene? Se lo pensa,
sappia che il governo Monti ha fatto accordi con i seguenti Paradisi fiscali(
zeppi di soldi italiani): Bermuda, Isole Cook, Gibilterra, Jersey. Ma al 2-5-2013 nessun accordo risultava
ratificato e in vigore. Il finanziere Serra potrebbe dargli consigli utili per
recuperare un bel po' di soldi. Sappia anche che mentre Roma dorme Stati Uniti,
Inghilterra e Germania stanno recuperando i loro soldi.
Il
Presidente del consiglio poi, certamente sa che il ministro delle finanze
Franco Reviglio nel 1981 calcolava in 28 mila miliardi di lire
l'evasione fiscale del paese, pari a 7-8 punti del reddito nazionale e che,
nonostante gli impegni solenni dei
governi che si sono succeduti per contrastarla, secondo l'ex presidente ISTAT
Enrico Giovannini, oggi oscilla tra il 16,2” e il 17,5% del PIL e cioè, tra 255 e 275 miliardi di euro.
Quindi,
signor Presidente del Consiglio, va bene l'utilizzo delle tecnologie, ma se
davvero vuole fare un buon lavoro per il paese, anzichè sulla riforma del
Senato, scommetta la sua carriera politica sulla riduzione drastica
dell'evasione fiscale,sulla lotta alla mafia e sull'unico terreno che conta:
confisca dei soldi, dei titoli, di tutti i beni in tempi rapidi.
Si
fidi di quello che le dico e della
esperienza di una vita di impegno e di lotta.
Elio Veltri