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lunedì 28 aprile 2014

Renzi e Grillo - Evasione fiscale: questa sconosciuta




                     Pubblico il seguente  scritto di Elio Veltri perchè solleva, con interessanti valutazioni di merito ed il supporto di dati quantitativi, un problema molto grave della società italiana al quale può ascriversi buona parte dell'eccessiva pressione fiscale che grava sui cittadini che pagano le tasse. Se tale problema, sempre eluso, non verrà affrontato cn decisione non sarà possibile far fronte agli impegni finanziari necessari per il rilancio e lo sviluppo del Paese. Ben venga quindi questo forte richiamo alle forze politiche di maggioranza e di opposizione, affinché se ne facciano carico . Un primo segnale può essere la recente dichiarazione, fatta in sede europea dal Ministro Padoan, per cui  l'evasione fiscale sarà tema centrale del semestre. ormai prossimo, in cui l'Italia avrà il compito di presiedere l'Unione. Auspico che i fatti diano conferma alle intenzioni.

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  Renzi, perchè non parli di evasione fiscale? E' il titolo dell'articolo settimanale del direttore dell'Espresso, Bruno Manfellotto. Renzi su Twitter a un giovane che gli faceva notare come nel suo programma “ non ci sia traccia di lotta all'evasione” ha risposto:” Vedrai, vedrai sull'evasione”. Nel documento di economia e finanza( DEF) approvato dal consiglio dei ministri il “ vedrai,vedrai” è sintetizzato così:” sarà necessario rafforzare l'attività conoscitiva e di controllo delle agenzie fiscali attraverso l'uso prioritario dei sistemi informatici con interconnessioni fra tutte le banche dati esistenti”. Evviva! La tecnologia risolverà i problemi che la politica non ha mai voluto risolvere non perchè non fosse capace di connettere le banche dati, ma per ragioni biecamente elettorali e di potere. Nessun leader vuole parlare  e, soprattutto, intervenire sulla montagna di evasione fiscale del paese che sottrae alle casse dello stato circa 200 miliardi di euro all'anno ,mettendo a rischio tutti i servizi essenziali: Sanità, Pensioni, Scuola, Ricerca, Università ecc, per non perdere il voto di circa 11 milioni di evasori, grandi e piccoli. E quelli che ci hanno provato, come Prodi e Monti, sono stati mandati a casa. Attendiamo pazientemente che i server e i computer facciano il miracolo. Intanto ricordiamo al Presidente del Consiglio   fatti e numeri e suggeriamo di intervenire subito perchè, se volesse  farlo, potrebbe  portare a casa una barca di soldi, necessari a realizzare il suo programma.
1)                                                                                                                                                                                                                                                   Lo Stato negli anni 2000-2012 ha emesso ruoli per tasse accertate per 807 miliardi di euro e ne ha incassati 69( dati forniti dal governo Letta alle Camere). Considerato che un centinaio si sono persi per fallimenti delle aziende e per qualche altra ragione restano 540 miliardi da incassare. Renzi vuole intervenire e incassare o si ripete lo scandalo di sempre che porta nelle casse dello Stato non più del 4-5% delle tasse evase? C'è davvero da stupirsi che nemmeno i parlamentari urlatori di Grillo se ne occupino e chiedano al governo cosa vuole fare. Forse dipende dal fatto che anche Grillo non parla mai di evasione fiscale?
2)                                                                                                                                                                                                                                                   A conti fatti, sono stati esportati all'estero illegalmente circa 520 miliardi di euro. Il consorzio di giornalisti americani che si occupa di esportazione di capitali in tutti i continenti, con la collaborazione di 40 testate giornalistiche tra le più prestigiose del mondo,  tra queste l'Espresso, ha scovato migliaia di esportatori di capitali. In Italia ne ha contati 200 dei quali il settimanale ha pubblicato i nomi.  E' difficile che siano artigiani e proprietari di un bar. Renzi se ne vuole occupare e intende recuperare le tasse evase? Si o no?
3)                                                                                                                                                                                                                                                   Banca Italia, a conferma dell'esportazione di capitali dei “ globetrotter” dell'evasione, come li ha definiti Sole 24 Ore del 13 Luglio 2013,  ci ha fatto sapere che nel 2012 sono stati prelevati dagli italiani più di 300 miliardi dai depositi bancari. Poichè i consumi non sono esplosi e    sono state comprate 40 mila case all'estero ogni anno da nostri concittadini, forse vale la pena di fare qualcosa per recuperare tasse evase.
4)                                                                                                                                                                                                                                                   I dati pubblicati dall'Agenzia per l'amministrazione e la destinazione dei beni mafiosi sono i seguenti: 12947 beni immobili confiscati dei quali 11238 immobili e 1708 aziende. E' un problema che può interessare il Presidente del consiglio? Se lo è, sappia che i beni destinati al 31-12-2012 erano 7243; destinati e consegnati 5859; non consegnati 907 e usciti dalla gestione 477. Sappia anche che i soldi sono tutti nei paradisi fiscali o investiti in economia legale, che le aziende sono fallite quasi tutte, che i beni confiscati rappresentano solo il 5-6% del totale  e che la maggior parte non viene né utilizzata né venduta. Poichè,  secondo alcune stime valgono circa 1000 miliardi, pensa il signor Presidente del consiglio che il governo dovrebbe occuparsene? Se lo pensa, sappia che il governo Monti ha fatto accordi con i seguenti Paradisi fiscali( zeppi di soldi italiani): Bermuda, Isole Cook, Gibilterra, Jersey. Ma  al 2-5-2013 nessun accordo risultava ratificato e in vigore. Il finanziere Serra potrebbe dargli consigli utili per recuperare un bel po' di soldi. Sappia anche che mentre Roma dorme Stati Uniti, Inghilterra e Germania stanno recuperando i loro soldi.
Il Presidente del consiglio poi, certamente sa che il ministro delle finanze Franco  Reviglio nel   1981 calcolava in 28 mila miliardi di lire l'evasione fiscale del paese, pari a 7-8 punti del reddito nazionale e che, nonostante gli impegni solenni  dei governi che si sono succeduti per contrastarla, secondo l'ex presidente ISTAT Enrico Giovannini, oggi oscilla tra il 16,2” e il 17,5% del PIL  e cioè, tra 255 e 275 miliardi di euro.
Quindi, signor Presidente del Consiglio, va bene l'utilizzo delle tecnologie, ma se davvero vuole fare un buon lavoro per il paese, anzichè sulla riforma del Senato, scommetta la sua carriera politica sulla riduzione drastica dell'evasione fiscale,sulla lotta alla mafia e sull'unico terreno che conta: confisca dei soldi, dei titoli, di tutti i beni in tempi rapidi.
Si fidi di quello che le dico e della  esperienza di una vita di impegno e di lotta.
 
                                                       Elio Veltri
  

15 commenti:

Renato Massari ha detto...

Caro Roberto,

· Il paziente-Italia è come il rancoroso personaggio di una famosa canzone del dopo-guerra: si lasciava morire “… car c’était à un Allemand qu’on devait le médicament”

· Noi rifiutiamo diete, medicine vere e chirurgia, preferendo tisane e omeopatia

· Sull’evasione fiscale, molti pensano che sia proprio quella a tenere a galla il paese

· Sicuramente questo succede anche nei paesi dove viaggio io di solito, mentre Elio Veltri emette opinioni tinte di ideologia e studiate a tavolino.

Un cordiale saluto,

Renato

roberto ha detto...

Caro Renato,
sono d'accodro sulla prima parte del tuo commento (se il medico è tedesco rifiutiamo le medicine...), ma non sulla seconda: non credo proprio che l'evasione tenga a galla il Paese anche perchè molti evasori portano all'estero i loro capitali.
Inoltre, se ascoltassimo il "medico tedesco", lotteremmo duramente contro l'evasione (vedi la contesa fra Germania e Svizzera sui capitali esportati illegalmente).
Una quota di evasione è ineliminabile ma il livello di quella italiana è per noi insostenibile.
Ciao.
Roberto

Mario Aldo ha detto...

Non c'è peggior cieco di chi non vuole vedere. Oramai da tutti è stato compreso che la caccia all'evasore ha causato una tale contrazione nei consumi da creare solo licenziamenti e chiusura di aziende (150 mila). Gli uffici delle entrate sapendo delle armi enormi che hanno in mano, "come il giornale Libero documenta" hanno ricattato con accertamenti fasulli un sacco di aziende in ordine, perchè così i loro dirigenti facevano belle figure e carriere potendo così divulgare dati sul recupero non veri. Gran parte dell'evasione recuperata è quella di aziende che per la crisi non avevano incassato nulla però avendo dichiarato il debito sono stata punite con sanzioni, aggi ed interessi. La vera evasione, fatta da specialisti è quella delle srl che nascono e muoino delle transazioni attraverso paradisi fiscali, quella del malaffare (droghe e prostituzione) che sono purtroppo di difficile individuazione e allora massacriamo chi non emette uno scontrinio fiscale da 1 euro con multe di 500. Finalmente i professionisti dello sperpero criminale saranno costretti ad ammettere che la causa è stata loro con un enorme debito pubblico per di più aumentato dopo Berlusconi. E da ultimo vorrei dei dati sul costo degli uffici preposti per numero di addetti inaricati degli accertamenti,comprendendo anche la GDF. Scusate lo sfogo Mario A.

Laura ha detto...

Speriamo lo legga anche Renzi.più chiaro e inquietante di così'!...

Giuseppe Nava ha detto...



Guardatevi anche la puntata di report trasmessa ieri sera 28.4.2014 per la parte che riguarda l’evasione fiscale.

Fanno una figura di m. tutti quelli che hanno governato negli ultimi 20 anni ....e, almeno per quanto fatto finora, anche quelli/o che governa adesso.

Leggi che consentono di farla franca...

Basterebbe poco per modificarle, invece si preferisce una cervellotica riforma costituzionale del Senato....

gn

Edoardo Cagli ha detto...

Stanno procedendo, oltre che alle riforme di cui si parla dal 1980…, anche alla revisione del catasto, annunciata da anni e mai fatta, alla modifica della legge sul falso in bilancio, alla modalità per il rientro dei capitali dall’estero senza condono, alla modifica dei controlli passando da quelli che fanno titoli sui giornali( blitz a Cortina ed affini) all’effettivo incrocio delle banche dati……..etc. etc.

Certo dopo 8 settimane quelli/o che governa adesso non mi pare che possa essere paragonato, se non in aperta malafede o per ragioni elettoralistiche, a chi l’ha preceduto negli ultimi 20 anni ………

Ciao

Edoardo

roberto ha detto...

Faccio qualche considerazione che prende spunto da alcuni dei commenti precedenti.
Non credo che la contrazione dei consumi sia dovuta alla caccia all'evasore anche se certamente ci sono state situazioni che hanno reso più difficile la sopravvivenza di imprese già deboli. Oltre alla crisi mondiale ha giocato il fatto che il nostro sistema economico era drogato dal deficit e dal debito pubblico.
Ora che gli squilibri economici maggiori sono stati corretti sta iniziando una, sia pur debole, ripresa.
Concordo con chi sostiene che sia un pò presto per giudicare sul tema evasione l'attuale governo anche se va detto che, prima delle dichiarazioni di Padoan, lo stesso era stato tenuto piuttosto in sordina. Ci sono comunque provvedimenti allo studio che potrebbero segnalare una svolta.

Roberto

Vittorio Bossi ha detto...

BRUTTA SITUAZIONE, RENZI E' GIA' INCIAMPATO SU MOLTI TEMI, ALCUNI CHE HANNO FATTO CLAMORE ALTRI PASSATI IN SILENZIO, LA SPENDING REVIEW LATITA ED E' IN CONTINUITA' CON IL NULLA INIZIATO DA MONTI E LETTA, IL TEMA DELL'EVASIONE NON VEDE NESSUNA MISURA FORTE PER INTERROMPERE QUESTA INGIUSTIZIA, QUINDI COSA FACCIAMO ?




roberto ha detto...

Sono d'accordo che per ora non ci sono state misure forti, ma sospemdo il giudizio in attesa delle prossime mosse, anche a livello europeo.
Sulla spending review sono meno severo di te: la copertura degli 80 euro con il taglio dei costi è solo parziale ma, amio avviso, tutt'altro che irrilevante e indica che la strada è stata imboccata, cosa non fatta da alcun precedente governo.

Roberto

Fausto ha detto...

L'evasione fiscale nel nostro paese e' assimilabile ad una malattia cronica e mai davvero combattuta, favorita da un sistema tributario troppo complesso e da un esteso partito degli evasori, ma soprattutto da una mortificante assenza di senso civico che spinge, molto spesso, a considerare lo stato una entità' ostile. Il debito pubblico italiano, a mio modesto parere, non deriva da una eccessiva spesa dello stato, che va comunque riqualificata , ma dalla evasione e dalla spesa per interessi.Il pagamemto degli oneri finanziari sul debito costituisce la seconda gamba del disastro annunciato. Lo stato italiano ha pagato tassi sul debito più' elevati dei partner europei. Ciò' dipende dalla mancata monetizzazione del deficit in seguito al divorzio tra Tesoro e Banca D'Italia, per cui lo Stato riesce a collocare i titoli del debito sul mercato a prezzo di interessi elevati e da due caratteristiche strutturali: l'eccesso delle importazioni sulle esportazioni, che viene compennsato da un avanzo della bilancia dei capitali ( afflussi di capitali attratti da tassi particolarmente invitanti anche se da qualche mese più' ridotti e l'altra inflazione. Con l'adesione all'euro sia l'inflazione che i tassi di interesse convergono ai livelli europei, ma per rimanere nella moneta unica la nostra recessione e' più' pesante che altrove poiché' la bilancia commerciale raggiunge l'equilibrio solo in presenza di livelli bassi del PIL e per concludere nessun partito politico ha mai attaccato con forza l'evasione visto che rappresenta un bacino di voti che nessuno vuole perdere.Come sempre gli interessi personali prevalgono sugli interessi della comunità'.
Un caro saluto
FaustoV

roberto ha detto...


Hai espresso in modo limpido e articolato i veri termini della questione.
Sottoscrivo le tue parole al 100%.

Roberto

Diana Ambanelli ha detto...

di evasione grillo e il movimento ne parlano in modo puntuale, dove l'evasione c'è ed è palese: ad es i 98 miliardi regalati alle slot machines e guardacaso cade a fagiolo questo post di oggi sulla legge anticorruzione


http://www.beppegrillo.it/2014/04/la_riforma_dellanticorruzione_del_m5s_entro_maggio.html


perchè, copiando da un commento che condivido:

E' vero che c'è tanta evasione fiscale. Quella vera, importante però, non è lo scontrino non emesso.
E' tutto quanto sfugge al fisco, partiti politici, fondazioni e onlus/enti vari (che strumentalizzano, se non creano, la povertà e la fame altrui) in primis.
Report, lunedì scorso, ha evidenziato il fenomeno evasione e ne ha dato risalto nel programma. Anche lì, senza muovere critiche a nessuno, è il discorso dei punti di vista: quanta evasione in meno ci sarebbe se non ci fosse la corruzione? Perchè credo che il male principale sia proprio la corruzione che consente comportamenti e operazioni autonome grazie alla copertura (a pagamento) del corrotto che ha potere.
Da qui si può immaginare come certe scelte, economiche, siano di fatto obbedienti alle cd. lobbies.
Non si può sempre cadere nella retorica/slogan dell'evasione fiscale generica: i proventi di attività illecite sfuggono alla tassazione, così come le attività escluse per legge, i falsi enti non comemrciali e le onlus, ecc.
Sul fatto poi dell'autoriciclaggio, un parlamento che lavora seriamente saprebbe che prima di arrestare qualcuno che spende denaro di cui non dimostra la provenienza, forse andrebbero normati i proventi che ancora sono esclusi dalla tassazione. Perchè si creerebbe il paradosso di una escort in galera perchè spendere denaro "autoriciclato".

ciao! diana


roberto ha detto...


Gli esempi che tu fai di "elusione" degli obblighi fiscali da parte di vari attori facenti parte o collegati alla politica, in forme apparentemente legali o frutto di corruzione, sono calzanti.
Ma c'è anche la scandalosa evasione generalizzata di vari operatori economici (un esempio per tutti: i gioiellieri) che dichiarano sistematicamente meno dei loro dipendenti. E' chiaro che non si può più tollerare "zone franche" di privilegio fiscale
per intere categorie di contribuenti, facenti parte di lobby più o meno potenti.
Ciao.
Roberto

Giulio ha detto...

Caro Roberto,
mi aspettavo che arrivasse finalmente un domanda su questo tema; io scrivo poco, ma quel poco e'sempre diretto alla denuncia dell'immoralita' troppo diffusa nel popolo italiano. La maggior parte degli italiani pensa che non pagare le tasse sia, tutto sommato, una cosa quasi meritoria. La colpa di tutto ciò ha tante radici; da un lato la Chiesa, che ha fatto finta di non capire la frase: date a Cesare quel che e' di Cesare, date a Dio quel che e' di Dio. Poi molti scrittori e giornalisti, come Pietro Ostellino, che si credono liberali e pensano che le tasse dovrebbero pagarle solo i poveri, perche' sono tanti. Ma il problema e': come si fa ad evitare l'evasione fiscale? Il sistema finlandese mi sembra molto buono: chiunque puo' conoscere le tasse di qualsiasi cittadino: basta mandare un sms e pagare 1,90 euro. Ma in Italia la privacy è sacra. Un altro sistema è quello complicatissimo che si vuole applicare in Italia, e cioè incrociare redditi e spese; ma gia'molti se la prendono con lo spesometro. Credo che non potrà funzionare, perche' da noi ci sono tanti avvocati quanto in tutto il resto dell'europa. L'unico sistema è la gogna, ottimo strumento medioevale purtroppo in disuso (non voglio fare male a nessuno, e pertanto non propongo ghigliottine o pali cari al conte Vlad). Ogni anno ci sono 7-8000 evasori totali: lo stato si prende tutto quello che non hanno denunciato, mentre loro stanno alla gogna nella piazza centrale della loro città tutte le domeniche per qualche mese, a farsi sberteggiare. Credo che poi non evaderebbero neppure una lira. Sembra che scherzi, ma ...........
Giulio

roberto ha detto...

Caro Giulio,
condivido pienamente le considerazioni che hai fatto sulla immoralità diffusa nel nostro Paese e sulle sue cause.
Circa il modo per combattere l'evasione credo che si debba anzitutto smettere di tollerare il fenomeno come "un male necessario" o addirittura come "un motore dello sviluppo" e poi prendere esempio dai Paesi seri: hai fatto quello eccellente della Finlandia ma ci sono varie altre fonti cui attingere per individuare metodi di contrasto efficaci e non vessatori.

Personalmente non vorrei mai più sentire un Veceministro all'Economia (Fassina, del precedente Governo) dichiarare che c'è "un'evasione per necessità".

Roberto