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lunedì 18 febbraio 2013

Diamo la pagella ai partiti

Nel post precedente ho indicato le principali attese che, a mio avviso, i cittadini hanno nei confronti delle forze politiche. Tali attese possono essere prese in considerazione come criteri in base ai quali valutare le proposte elettorali fatte dalle stesse.
Per la valutazione propongo un metodo semplice, che consente di trasformare i giudizi qualitativi in valori numerici e, quindi, di “pesare” le proposte  presentate.
Il  metodo consiste nell’attribuire, per ciascun criterio, una votazione da 1 ( valore minimo) a 10 ( valore massimo), con riferimento alle principali forze in competizione, in funzione del grado di soddisfacimento che si ritiene possa essere dato alle attese dei cittadini. Per fare ciò bisogna attribuire il voto 10 alla forza che meglio di tutte risponde ad un determinato criterio, attribuendo poi, in una scala discendente, il punteggio alle altre forze, evitando valutazioni di “pari merito”: deve, cioè esistere sempre una differenza di valutazione fra una forza politica e le altre.
Non potendo costruire, per limiti del sistema di scrittura nel blog, una tabella a doppia entrata in cui porre su un asse i criteri, sull’altro le forze politiche e nelle caselle di incrocio i punteggi, procedo prima dando i punteggi a ciascuna forza per ciascun criterio e poi sommando tutti i punteggi ottenuti per arrivare alla valutazione complessiva.
Preciso che, pur avendo indicato nel post precedente una scala di priorità delle attese dei cittadini, non ritengo opportuno attribuire un diverso peso a ciascun criterio perché sarebbe difficile non produrre impreviste distorsioni nel giudizio finale. Quindi, per definizione, ciascun criterio ha lo stesso valore.
Di seguito esprimo le mie personalissime valutazioni; va da sé che ciascun lettore può ripetere l’esercizio dando i propri giudizi ed, eventualmente, cambiando anche i criteri.
Le forze politiche prese in considerazione sono:
-         Coalizione  PD/SEL; in sigla: PD/SEL
-         Coalizione per Monti; in sigla: Monti
-         Coalizione PDL/Lega; in sigla: PDL/LEGA
-          Movimento 5 Stelle; in sigla: Grillo
-         Fare per fermare il declino; in sigla: Giannino
CRITERI
-         Tagliare i costi della politica: Grillo (10), Monti (8), Giannino ( 7), PD/SEL (5), PDL/LEGA ( 4)
-         Eliminare la commistione fra politica e affari: Grillo (10), Monti (8), Giannino ( 7), PD/SEL (4), PDL/LEGA (3)
-         Reperire le risorse per rilanciare le imprese, il lavoro e i consumi:Giannino (10), Monti (9), PD/SEL (8), PDL/LEGA (5), Grillo (3)
-         Tutelare le fasce deboli: PD/SEL (10), Grillo (8), Monti (6), Giannino (5), PDL/LEGA ( 3)
-         Riformare la legge elettorale: Monti (10), Grillo (9), Giannino (8), PD/SEL (4),PDL/LEGA: (3)
-         Semplificare la macchina burocratica e liberalizzare: Monti (10), Giannino (9), PD/SEL (6), PDL/LEGA  (5), Grillo (4)
-         Riformare la giustizia: Monti (10),Giannino (9), PD/SEL (5), PDL/LEGA (4), Grillo (3)

GIUDIZI
-         PD/SEL:  5+4+8+10+4+ 6+5 =    42; voto medio:   6,00
-         PDL/LEGA: 4+3+5+3+3+5+4=     27                      3,86
-         Monti: 8+8+9+6+10+10+10 =    61                        8, 57
-         Grillo: 10+10+3+8+9+4+3=          47                      6,71
-         Giannino:7+7+10+5+8+9+9=       55                      7,86

Va notato che, nei miei giudizi, le coalizioni  formate esclusivamente da partiti tradizionali sono penalizzate dal fatto che hanno disatteso completamente alcune aspettative dei cittadini, sia negli anni in cui i maggiori partiti sono stati al governo sia nell’anno del governo tecnico, in cui i partiti avrebbero dovuto dedicarsi alle riforme, ma non lo hanno fatto. Il partito di Giannino è, invece, premiato per il fatto di avere il programma di gran lunga più analitico, con indicazione di obiettivi misurabili e col dettaglio delle modalità per conseguirli; il tutto è da verificare, ovviamente, alla prova dei fatti.
Gli alti punteggi attribuiti alla coalizione per Monti deriva dal fatto che, pur essendovi al suo interno partiti tradizionali che potrebbero opporre alcune resistenze all’azione riformatrice, la leadership di Monti è indiscussa e capace, a mio avviso, di superare tali  eventuali difficoltà.
Ora lascio la parola ia lettori per commenti e personali valutazioni.




10 commenti:

roberto ha detto...

Completo la mia valutazione esponendo la pagella della lista Rivoluzione Civile; 6+6+2+4+7+3+7=35; voto medio: 5,00.
Nel programma vi sono diverse proposte condivisibili sui temi della lotta alla corruzione e dell'equità sociale e fiscale, ma il giudizio complessivamente negativo dipende da tre fattori: la scarsa credibilità di un movimento i cui massimi esponenti sono ex-magistrati che hanno fatto carriera politica dando visibilità mediatica alle loro inchieste penali; l'incoerenza fra i deichiarati valoriali dell'IDV, che ne è parte significativa, e i suoi comportamenti; la pretesa di raccogliere risorse per il rilancio dell'economia quasi solo dalla lotta all'evasione fiscale e alla corruzione, il che alla lunga richiederebbe il ricorso ad ulteriore debito pubblico con gravi conseguenze soprattutto per le classi deboli, che il movimento vorrebbe teoricamente tutelare.

Fausto ha detto...

Caro Roberto,

ho letto con interesse la Tua analisi che condivido per la più parte, ma purtroppo devo ammettere, con estremo rammarico, che non inciderà sul fronte del risultato elettorale che si prospetta alquanto incerto e piuttosto nebuloso.

Sono fortemente deluso del comportamento di tutti i “pretendenti al trono” e fatico sempre di più a capire quali atteggiamenti sortiranno da una campagna elettorale carica di promesse di difficile attuazione e di mezzucci propri di comari da case di ringhiera.

L’aspetto che maggiormente mi spaventa, al di là della avanzata del movimento 5 stelle, peraltro prevedibile,è la rimonta del PDL la cui credibilità ritenevo fosse scaduta dopo gli anni inconcludenti del governo Berlusconi.E’ più probabile che gli Italiani soffrano di amnesia o che si lascino attrarre da un incantatore di serpenti? Se la seconda ipotesi fosse la più vicina alla realtà si potrebbe dire che il popolo italiano non è ancora sufficientemente maturo visti i pesanti disagi a cui è stato sottoposto.

Resto fortemente deluso ed indeciso sul da farsi.

Un caro saluto

Fausto

roberto ha detto...

Caro Fausto,
non ho la pretesa di influire sui risultati elettorali, ma penso di dare un contributo ad una riflessione politica non astiosa, in cui ciascuno possa dire liberamente la sua e, magari, cambiare oppinione o farsela in base al dibattito.
Il risultato si prospetta incerto ma potrebbe dare delle sorprese positive in termini di governabilità perchè gli italiani hanno già dmostrato in passato di saper smentire le previsioni dei sondaggisti e degli opinionisti.
L'avanzata del Movimento 5 Stelle presenta certamente dei rischi, ma anche delle opportunità perchè è l'unica forza che può seriamente incrinare il muro di connivenze delle forze politiche tradizionali.
L'avanzata di Berlusconi preoccupa certo dei più, ma, alla fine, non credo che riuscirà ad avere un ruolo di effettivo condizionamento.
Dato che è meglio votare che stare a casa, ti consiglio di fare l'esercizio da me proposto utilizzando i criteri che ritieni più opportuni: ti aiuterà certaqmente a fare una scelta appropriata.
Ciao. Roberto

Fausto ha detto...

Roberto, non ho alcuna intenzione di disertare le urne, anche se resto nella convinzione che il mio voto non favorirà minimamente il cambiamento di cui questo paese ha assoluta necessità Fausto

roberto ha detto...

Un voto non basta certo, ma ognuno di noi ha solo quello. E' la somma dei singoli che può produrre il cambiamento.
Io sono più ottimista di te, paradossalmente perchè le prove che abbiamo affrontato sono ( e saranno) dure. La gente non ha più voglia di farsi abbindolare e il rapporto fra cittadini e politica non sarà più di delega totale come in passato. Roberto

Francesco Mancini ha detto...

Penso che GIANNINO sui Costi della politica e commistione Affari Politica possa avere qualche punto in più.
Saluti Francesco

roberto ha detto...


E' una valutazione plausibile; io mi sono tenuto un pò più basso perche, a differenza di Grillo e Monti, non ha ancora potuto dimostrare "sul campo" le sue intenzioni.
Ciao.
Roberto

roberto ha detto...

Dopo le “gravi balle” raccontate da Giannino ( come lui stesso le ha definite) il mio giudizio sul suo partito passa da largamente positivo a lievemente negativo. Un leader che, puntando tutto su trasparenza, meritocrazia e rinnovamento della politica, mente spudoratamente con l’ingenua convinzione di non essere scoperto, perde ogni credibilità. Pesa anche nel mio giudizio l’abbandono del personaggio di maggior spicco e lucidità intellettuale, il Prof. Luigi Zingales. Resta il rispetto per l’impegno dei militanti e per il programma, davvero di buona qualità ma che, evidentemente, non basta.
La mia personalissima graduatoria delle forze in campo diventa quindi la seguente, in base al voto medio attribuito:
- Monti: 8,56
- Grillo: 6,71
- PD/SEL: 6,00
- Giannino: 5,50
- Ingroia: 5,00
- PDL/LEGA: 3,86.

Aldo Mauri ha detto...

Se gli elettori premiassero le tre forze cui dai almeno la sufficienza,non ci sarebbe un rischio d'instabilità? monti e il PD con SEL sono forze comunque costruttive, mentre Grillo è solo capace di dire no.
Aldo

roberto ha detto...


Il ruolo di Grillo è quello di attuare una dura opposizione e costringere i partiti tradizionali a realizzare i tagli ai costi della politica e a recidere l'abnorme rapporto fra politica e affari che sta massacrando il Paese. Da questo punto di vista il Movimento 5 Stelle è, paradossalmente, un fattore di stabilità, perchè la diffusa corruzione è cio che maggiormente temono i nostri partner, europei e non, ed i mercati finanziari.
Come ho già detto, i rischi non mancano, ma senza una forte affermazione di Grillo il nostro Paese non ha speranza di uscire dal guado.