L’inizio
della campagna elettorale è stata caratterizzato da molte promesse, alcune
delle quali comportanti costi assai elevati, in grado di destabilizzare la
finanza pubblica.
Anche se
questi annunci fanno parte del “rito propagandistico “ usuale quando si
avvicinano le elezioni e se i cittadini
sono abituati a fare una robusta tara a quanto viene loro propinato,
resta l’esigenza di portare la sfida elettorale ad un livello di maggiore chiarezza, concretezza, realizzabilità e
sostenibilità.
Per questo
motivo chiediamo che i leader politici
forniscano alla pubblica
opinione, in tempi brevi, il programma
definitivo del loro movimento / partito che contenga:
1 – Una visione per il Paese a medio termine (oltre
la prossima legislatura)
-
Che
ruolo vuole giocare l’Italia in Europa e nel mondo
-
Quale strategia per conseguirlo e su quali punti di forzai fare leva
-
Con quali priorità d’intervento per la
crescita e per la coesione sociale
2 - Un’analisi
oggettiva dei fatti e proposte credibili
-
Mettere
da parte il “libro dei sogni” e presentare iniziative realistiche,
corredate da appropriate valutazioni quantitative
-
Esporre
i diversi punti in modo completo ma chiaro e sintetico
-
Indicare
sempre le coperture per iniziative che comportino oneri significativi
3 – Quali privilegi abolire o ridurre
-
Indicare
con precisione quali emolumenti, vitalizi e benefit ridimensionare
-
Precisare
la tempistica di realizzazione
-
Segnalare
gli strumenti, legislativi o di altra natura, da adottare allo scopo
4 – Come affrontare il nodo del debito pubblico
-
Agendo
anzitutto sulla riduzione della spesa (numeratore del rapporto Debito/Pil)
-
E
poi sui fattori che producono un aumento degli investimenti e dei consumi
( denominatore del predetto rapporto)
Di seguito
forniamo una valutazione dei costi presunti di alcune fra le proposte
presentate finora dalle maggiori forze
politiche: i dati sono tratti da articoli di stampa, da note di agenzie di “fact
checking” e dalle dichiarazioni diel Presidente
INPS e del Presidente ISTAT. Nei casi di valutazioni difformi è stata scelta la
media arrotondata delle valutazioni.
Legenda:
Fornero = abolizione dell’omonima legge; 1000 euro = innalzamento delle
pensioni minime alla cifra predetta; Fiscal Compact= abolizione dei vincoli
fiscali europei; Flat Tax = tassa unica sui redditi personali e d’impresa al 23%
o al 15%; Irap = abolizione dell’omonima tassa; 80 euro = estensione del provvedimento
alle famiglie con figli a carico.
Le cifre
sono espresse in miliardi di euro medi annui.
-
Cinque Stelle
·
Fiscal
Compact: 5
·
Fornero 20
·
Reddito
cittadinanza 15
Totale 40
-
Forza Italia
·
Flat
tax 23% 40
·
Irap 13
·
1000
euro 18
·
Reddito
dignità 17
Totale 88
-
Lega
·
Fiscal Compact 5
·
Flat
Tax
61
·
Fornero 20
Totale 86
-
Partito Democratico
* Fiscal compact 5
* 80
euro 6
·
Reddito
d’inclusione 2
·
Riduzione
tasse 14
Totale 27
Invitiamo i
leader a far controllare le stime indicate e a segnalare da dove verranno le
risorse per farvi fronte.
Questo blog
metterà a confronto le varie proposte e ne darà una valutazione comparativa in base
ai criteri di chiarezza, completezza, realizzabilità e sostenibilità segnalati
all’inizio di questo scritto.