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mercoledì 9 novembre 2011

Ridare dignità al Parlamento e ridimensionarlo

Un'epoca politica si è finalmente conclusa ed è finita la lenta agonia che ha caratterizzato gli ultimi mesi del governo Berlusconi, che tanti danni ha prodotto all'economia e alla credibilità dell'Italia.

La netta maggioranza degli analisti politici ritiene che non vi siano i tempi e le condizioni per riformare la legge elettorale prima di andare a nuove elezioni.
Ma non possiamo dimenticare il tremendo spettacolo cui abbiamo assistito in questi ultimi anni, di un Parlamento ridotto a "un branco di pecore" asservite ai capibastone dei partiti. Ho già parlato più volte di questa anomalia che ha trasformato i cosiddetti "rappresentanti del popolo" in puri esecutori, costretti spesso a dire palesi menzogne pur di compiacere chi li ha messi nello scranno parlamentare.

Per quanto gravi siano le responsabilità della ex maggioranza di centrodestra che con la Legge Calderoli, il famigerato "porcellum", ha assecondato la propria vocazione autoritaria, causa principale della sua attuale rovina, neppure le opposizioni possono tirarsi fuori perchè hanno goduto anch'esse dell'esercizio improprio del potere che tale legge ha consentito.
Userò un'espressione molto forte: questa legge e l'uso che ne è stato fatto per aumentare i privilegi della casta e depauperare i cittadini dei loro diritti, è chiaramente frutto di una cultura mafiosa che purtroppo alligna in modo trasversale nella nostra classe politica. E' questa cultura che va abbattuta.

Non sappiamo se la saggezza del Presidente della Repubblica sarà sufficiente a superare gli ostacoli esistenti e a  mettere il Paese in grado di votare con una nuova legge, cosa che sarebbe altamente auspicabile. In ogni caso il cambiamento di tale normativa per ridare ai cittadini la possibilità di eleggere chi deve rappresentarli è la priorità assoluta per ripristinare nel Paese condizioni di reale democrazia, attualmente sospese.

Le urgenze che i mercati, la BCE e il Fondo Monetario Internazionale  pongono alla classe politica e ai cittadini per evitare il default del nostro debito pubblico sono  comunque un test di realtà che non può essere eluso. Non è il mondo esterno che ce l'ha con noi, ma siamo noi che, vivendo largamente al di là dei nostri mezzi per troppi anni, abbiamo creato un debito quasi insostenibile. A ciò va aggiunta l'ottusita dell'ex maggioranza che, con il suo inutile arroccamento, ha  negli ultimi mesi stracciato gli ultimi brandelli di credibilità  del Paese e vanificato gli sforzi compiuti con le già pesanti manovre approvate in estate: Manovre che, come ha detto chiaramente ieri il Commissario europeo all'economia Olli Rehn, non sono più sufficienti.

Spetta ai cittadini produrre, in occasione delle prossime consultazioni elettorali, il necessario cambiamento di maggioranza e spingere i partiti della coalizione che sarà vincente a  riformare, se ancora vigente, la legge elettorale e a ridurre finalmente numero, prebende  e vitalizi dei parlamentari
Nel frattempo un  contributo in questo senso può essere dato firmando la petizione pubblica  per dimezzare il numero dei Parlamentari, ed eliminare il diritto all'indennità pensionistica dopo soli 35 mesi di attività parlamentare che ti trova cliccando sul seguente link:

http://www.petizionepubblica.it/

e poi inserendo nel motore di ricerca dei sito che si trova in alto a destra della pagina il seguente codice: P2011N14356.
Dopo aver sottoscritto la petizione si riceverà una mail che richiede di confermare la firma per garantirne l'autenticità.
Suggerisco a tutti gli interessati di dare la maggiore diffusione possibile a questa opportunità di democrazia diretta trasmettendo ad amici e conoscenti il link e il codice predetti. Sarà un piccolo contributo per ridimensionare il nostro pletorico apparato politico e i suoi medievali privilegi.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Oggi la borsa di Milano ha chiuso in profondo rosso (- 3,78%), maglia nera in Europa e lo spread del nostro debito rispetto ai bund tedeschi è salito a 550 punti base, con i rendimenti oltre il 7%. Siamo in allarme rosso. Il Presidente Napolitano ha dichiarato che in tempi brevi o si riesce a fare un governo di larghe intese o si va ad elezioni anticipate con una brevissima campagna elettorale.
Credo che i mercati gradiscano più la prima che la seconda ipotesi e i broker di scommesse londinesi danno come molto probabile un governo Monti. Se questo avverrà, Monti avrà anche il compito di cambiare la legge elettorale, che è effettivamente una priorità, insieme alle riforme economiche e alla manovra finanziaria.

Ho apprezzato l'iniziativa della petizione pubblica che diffonderò.

Federico

Anonimo ha detto...

Il Tuo assunto è pienamente condivisibile allo stato delle cose.

Il massimo, a mio giudizio, sarebbe che il popolo potesse eleggere direttamente il premier, come avviene nelle democrazie più avanzate. Costui dovrebbe rispondere solo agli elettori i quali, se insoddisfatti, in una futura tornata (dopo 4 anni) avrebbero facoltà di mandarlo a casa. Il premier non potrebbe essere eletto per più di due mandati; così non si formerebbero le solite camarille. I partiti (guai se non ci fossero) dovrebbero essere delle realtà virtuali e non delle holding succhia soldi, come avviene ora; dovrebbero appoggiare il loro premier e dovrebbero stare in seconda linea quando questi è eletto. Così non si farebbero gli accordi sottobanco, di notte, come i ladri, ad Arcore piuttosto che nelle sedi di qualche partito o nelle case di qualche boss.

Ma per fare ciò si dovrebbe cambiare la costituzione ma, purtroppo, questo è proprio ciò che nessuno vuole ( in primis il capo dello stato il cui enturage ci costa otto volte di più della Regina d'inghilterra e di tutta la Casa Bianca) poichè tutti i politici sanno benissimo che in un tale sistema finirebbe il loro potere su tutti quei settori dove possono trarne benefici di ogni tipo.

Tale presunto premier non dovrebbe avere interesse alcuno in qualsivoglia attività e dovrebbe essere trasparente in tutto, come avviene negli Stati Uniti ( basta entrare nel sito americano opensecrets.org , che consulto spesso,per constatare come tutta la attività che coinvolge i politici e le cosidette lobbies è completamente sotto controllo ed accessibile da parte di chiunque). Anche sul sito inglese di Buchingam Palace è possibile saper persino quante bottiglie di vino ha la Regina nelle cantine.

Da noi quanto avviene, sia al Quirinale, che a palazzo Chigi od in ogni altro luogo di potere, è tutto secretato; il cittadino non deve sapere! Alla faccia delle leggi europee sulla trasparenza, a malapena recepite e stravolte dai ns. legislatori.

Qui i partiti hanno occupato e si sono spartiti tutto: banche, ospedali, enti di previdenza, ferrovie, aziende pubbliche, enti locali, Rai, università, magistratura, ecc.
Hanno fatto e fanno affari loschi con imprenditori ed affaristi briganti e chi più ne ha più ne metta.

Non se ne può più.

Ma temo che i ns. discorsi debbano restare puramente accademici poichè la casta non molla e non mollerà l'osso, per cambiare occorrerebbe un popolo diverso dal ns., che avesse la forza e la intelligenza di mandarli a casa tutti. Occorrerebbe un segnale forte in una prossima tornata elettorale; ma non sarà così; i soliti catto-comunisti , tutti statalisti, sia di destra che di sinistra,and company (leggi PDL , PD e minori associati) che da 40 anni ci circuiscono, continueranno a fingere di litigare sulla piazza per fare, di notte, i loro porci comodi.

In quel mio lunghissimo scritto di molti anni addietro, che credo di averTi, inviato avevo ben descritto la situazione di dissesto dell'Italia e del suo sistema di corruzione; ora siamo alla frutta e ciò al di là ed oltre la crisi internazionale che ha ben altra genesi.

Oggi solo le nazioni dell'ex blocco sovietico non stanno subendo questa crisi mondiale, o la stanno subendo in forma minore poichè, in realtà, esse sono in crisi dai tempi della rivoluzione di Ottobre!

Ma ora voglio pensare a cose più allegre e Ti auguro una buona serata.

Cordialità

Fabrizio

Anonimo ha detto...

UNA VOLTA VENUTA MENO LA FIDUCIA, SPECIE IN ECONOMIA, CHE DIRE ALLORA IN POLITICA, A MIO MODESTO PARERE, CI VOGLIONO GENERAZIONI. LA STRUTTURA DEI NOSTRI PARLAMENTARI, SIANO DI DESTRA CHE DI SINISTRA È QUELLA CHE È´. Quando entriamo in campo politico siamo ridimensionati sia eticamente sia moralmente, perchè quando entrano gli interessi di ciascun partito, entrano gli inciuci e il fisiologismo politico si fa largo. È pura illusione, credere che cambierà la struttura di base, La storia ci da ragione, l´uomo perde il pelo ma non il vizio. Quello che subisce i maggiori danni, che lo sente sulla pelle, èsempre stato il cittadino, l´operaio, il commerciante ecc.
La condotta che per mesi, ha mantenuto la sinistra verso il presidente del Consiglio Berlusconi, è un netto e deludente atto di bassezza politica, verso i cittadini che gli dettero la maggioranza nel voto, e alla Patria. Che Berlusconi abbia le sue pecche, chiaro nessuno è perfetto. Ma che la sinistra sia in grado di dare un maturo supporto alla politica italiana, NO!!!! e li si che si dovrebbero cambiare i dinosauri, santa parola detta da RENZI.

Fernando

roberto ha detto...

Rispondo a Federico:

I broker inglesi hanno azzeccato la previsione: ormai siamo diretti verso un Governo Monti, che è un'ottima notizia, data la credibilità internazionale del nuovo Senatore a vita.
Ciò allontana la data delle elezioni e avvicina la riforma della legge elettorale.
Evviva! E grazie al Presidente Napolitano per le sue oculate scelte.

roberto ha detto...

Rispondo a Fabrizio:
La tua frase "...continueranno a fingere di litigare sulla piazza per fare, di notte, i loro porci comodi" mi è venuta in mente ieri sera sentendo il dibattito a "Porta a Porta": i politici in gioco sembravano treatanti che preparassero una commedia: litigavano ad alta voce dandosi del Lei come nel pieno della campagna elettorale; poi ogni tanto, anche per gli ammiccamenti del conduttore Vespa, si lanciavano sorrisi complici, tornavano a darsi del tu e dicevano sostanzialmente il contrario di quanto affermato in precedenza: ufficialmente propensi in maggioranza per le elezioni, ma sostanzialmente d'accordo sull'ipotesi del Governo Monti.
Sarebbe bene che i politici si rendessero conto che i loro teatrini a beneficio del pubblico non incantano più nessuno e che procedendo su questa strada andranno fuori strada.

roberto ha detto...

Rispondo a Fernando:

Io sono un moderato e fino al 2010 ho votato per il centro destra, ma ho cambiato nelle scorse amministrative (senza diventare di sinistra) per le ragioni che ho spiegato nel post con cui ho inaugurato questo blog ("La rivoluzione di maggio" dell'8 giugno), che suggerisco di leggere a te e a chi non segue il blog dall'inizio.
In tutte le democrazie mature quando la propria parte politica fallisce in una legislatura, nella successiva si vota per l'opposizione: questa alternanza è il succo delle democrazie bipolari. L'approccio ideologico al voto è ormai finito.

Anonimo ha detto...

Ho firmato la petizione e non solo, considero che tutti i parlamentari italiani dovrebbero essere sottoposti alla prova della onestá e integritá gia che fare politica non é un incarico retributivo bensi un servizio alla comunitá e come tale un incarico di fiducia che será premiato d´accordo ai risultati. Politica e denaro equivalgono a potere peró la equazione é erronea, politica non é denaro né potere bensí la opportunitá di servire che si trasformerá in essere poi serviti.
La ringrazio e spero che la sua petizione raccolga le firme sufficenti
Saluti
Lucio

roberto ha detto...

La ringrazio per le considerazioni fatte, che condivido, e per la firma della petizione.
Sul Corriere della Sera di oggi, in prima pagina, c'è un interessante articolo di Sergio Rizzo "Adesso siate trasparenti e pubblicate i redditi" che se venisse messo in pratica dal governo contribuirebbe alla "prova della onestà e integrità" che Lei suggerisce.
Se non ha niente in contrario.,domani pubblicherò il Suo comento e la mia risposta nel blog.
Roberto