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venerdì 9 marzo 2012

Il gioco delle tre tavolette in Regione Lombardia


La saga della Regione Lombardia continua. Malgrado le ripetute segnalazioni di incostituzionalità  del progetto di legge sul Piano Casa e le potenziali implicazioni penali della reiterazione di un atto legislativo illegittimo (lo era già la precedente legge sul Piano Casa del 2009), il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato tale progetto, assumendosi quindi gravi responsabilità , di cui sarà chiamato a rispondere, sul piano giudiziario e su quello politico. La Regione Lombardia, in cui quattro componenti su cinque dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio sono stati arrestati e/o inquisiti  per reati attinenti all'edilizia, ha ormai perso ogni credibilità. Non stupisce, quindi, che tale istituzione  (con la i minuscola) abbia fatto scempio della legalità ed abbia  ingaggiato una forsennata sfida allo Stato, che tanti danni ha prodotto ai cittadini, consentendo gravissimi abusi edilizi, ed anche, paradossalmente, ai costruttori che si proponeva di favorire e che, invece, ha messo nei guai.
Questi serissimi problemi sono trattati, in forma satitica, nella storiella seguente che mette in chiara evidenza lo scaltro, ma alla lunga perdente, calcolo che c'è dietro alle leggi regionali predette.


Rete dei Comitati per la Qualità urbanistica


Il gioco delle tre tavolette nella Regione Lombardia

In Regione Lombardia c’è  un distinto signore detto Mr, che non sta per Mister ma per Mente raffinata, che ha inventato due magiche parolette “sostituzione edilizia” con le quali confondere il giocatore ignaro (il cittadino) per far vincere quello scaltro e suo complice ( il costruttore).
Mr tiene il banco e il gioco si svolge così: il giocatore fa una domanda, Mr fa girare vorticosamente le tre tavolette, poi ne alza una e legge, o fa finta di leggere, quello che c’è scritto.
Al primo giro passa un cittadino e dice: “ho visto nella legge regionale sul Piano Casa che si può fare una sostituzione edilizia; mi dici cos’è” “Volentieri” risponde Mr “la sostituzione edilizia non è altro che una ristrutturazione con demolizione del vecchio edificio e costruzione di un altro che, ovviamente, non deve rispettare la sagoma del precedente”. Il cittadino prende per buona la risposta e si allontana. Dopo poco il costruttore, munito di una semplice DIA (Dichiarazione Inizio Arttività)  piomba nel cortile cui si affaccia l’abitazione del cittadino e, in quattro e quattr’otto, costruisce un bel ecomostro, trasformando  un garage ad un piano in un palazzo di 7 piani (nella DIA c’è comunque scritto “ a volumetria invariata”), con le finestre a 4,80 metri da quelle del cittadino.
Qualche tempo dopo la Corte Costituzionale dichiara incostituzionale la norma regionale che consente di fare ristrutturazioni fuori sagoma perché contraddice quanto afferma il Testo Unico sull’edilizia.
Un amico  del cittadino “fregato” passa di fronte al banco  e dice “la Corte Costituzionale ha scritto che una ristrutturazione , per essere tale, deve mantenere la sagoma, se no è un’altra cosa; cos’è allora la sostituzione edilizia?”. Mr fa girare velocemente le tavolette, ne alza una e dice “ma certo, la sostituzione edilizia non è una ristrutturazione ma è un intervento che comporta aumento della volumetria e superamento della sagoma”. Il cittadino se ne sta e dopo non molto tempo si ritrova anche lui nel cortile un ecomostro che toglie il respiro. Questa volta al costruttore non è bastata la DIA ,ma ha dovuto ricorrere alla cosiddetta SuperDIA, che comporta il pagamento di oneri di urbanizzazione.
Un terzo cittadino, che conosce la vicenda dei primi due, si reca allora al banco e, in tono aggressivo , fa: “la Corte Costituzionale ha espressamente affermato che se una costruzione supera la sagoma della precedente è una nuova costruzione”: Dopo il solito giro delle tavolette, Mr si rivolge con un sorriso al giocatore e gli risponde” è quello che ho sempre detto; guarda cosa dice la legge sul Piano Casa “ la sostituzione  degli edifici….con un  nuovo organismo edilizio”. C’è scritto nella legge, non è colpa mia se i cittadini non sanno leggere”.
Sarà forse un caso ma, prima della sentenza della Suprema Corte, il 90%  degli interventi edilizi nei cortili  venivano classificati  come “ristrutturazioni”; dopo la sentenza, il 90% passa come “sostituzioni” . Magari una mano la danno anche i solerti funzionari del Comune, che si affrettano a cambiare versione a seconda della convenienza dei costruttori .
 Forse in futuro vedremo un 90% di “nuove costruzioni”, quando questa storiella sarà di pubblico dominio e non si potranno più confondere le carte.

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13 commenti:

Nello ha detto...

prima di affrontare questo problema vorrei chiedermi a cosa servono tutti questi grattacieli che stanno costruendo - a chi li danno e chi li usa ?? anche perchè saranno costosi !! - ciao

roberto ha detto...

Credo che servano ad ottenere finanziamenti dalle banche per farne ancora altri, destinati alla stessa sorte.
E' una rigorosa applicazione del "metodo Ligresti" che ha consentito di cospargere la città di fantasmi edilizi.
Non è un caso che Ligresti sia praticamente fallito.
Come dicono a Roma "ce voleva!!

Manuela ha detto...

Bravo Roberto!

Glie lo hai detto chiaro: sono degli imbroglioni, per non dir peggio.

Ma noi non ci stiamo, a costo di far crollare il "Palazzo".

roberto ha detto...

Il "Palazzo" cui ti riferisci è, simbolicamente, un ecomostro peggiore di quelli fisici che combattiamo.
E' possibile che un fenomeno in partenza piccolo, come il movimento anti-ecomostri, porti nel medio periodo al crollo della maggioranza regionale.
E' quello che in fisica si chiama l'"effetto farfalla": basta il battito d'ali di una farfalla in Cailfornia per creare un uragano in Amazzonia.

L'uragano sta arrivando.

Ettore Oldrini ha detto...

Carina questa storiella. Rende bene l'idea dei marpioni che ci governano, ma anche dell'acume con cui sono stati smascherati.
Ora, che lo vogliano o no, dovranno stare attenti a quello che fanno.

roberto ha detto...

Ti ringrazio per la considerazione sull'acume, ma non ci voleva davvero molto per capire dove stava l'inghippo.
Il fatto è che chi gestisce il potere con arroganza, crede di non poter essere colto con le mani nel sacco e così commette errori plateali, spesso infantili.
E' appunto il caso della Regione Lombardia.

Anonimo ha detto...

Nel post hai parlato di una mente raffinata e nell'ultimo commento di errori plateali e infantili.
Non c'è contraddizione?
Ciao. Gian

roberto ha detto...

Non direi.
Il trucco era ben congegnato ed ha funzionato finchè le censure arrivavano dai TAR e restavano, quindi, in ambito tecnico. Ma quando è intervenuta la Corte Costituzionale il fatto ha avuto una risonanza mediatica. A quel punto avrebbero dovuto fermarsi, ma hanno continuato cocciutamente e la cocciutaggine è, appunto, puerile

roberto ha detto...

Aggiungo al commento precedente che anche una mente raffinata può diventare puerile se obnubilata dall'abitudine ad abusare del proprio potere.
Come dice il proverbio. "Dio acceca chi vuol perdere".

Dino ha detto...

l'idea dell'effetto farfalla è suggestiva, ma non capisco come possa funzionare. Puoi farmi un esempio?
Grazie

roberto ha detto...

L'esempio più clamoroso di questo secolo è stato il caso dell'ambulante tunisino che si è dato fuoco in una piazza lo scorso anno. Questo evento ha provocato nel giro di poco tempo la "primavera araba", cioè la ribellione del popolo in molti Paesi del nord Africa e del medio oriente e l'uscita di scena di alcuni potenti dittatori che governavano da decenni.
In epoca di internet i fenomeni sociali si propagano a velocità e in direzioni impreviste; basta dire che il mio blog, pensato ovviamente per un pubblico nazionale, è stato letto in 24 paesi dei 5 continenti.

Andrea ha detto...

Dovresti aggiornare i numeri riportati nella premessa circa gli arrestati/imputati nella Regioe Lombardia, visto che sono in aumento.
Ma Formigoni non batte un ciglio: per lui sono quisquilie.

Andrea

roberto ha detto...

Oggi, nella prima pagina del Corriere della Sera, c'è un interessante articolo di Giangiacomo Schiavi intitolato "Tangenti. L'esame di coscienza che non c'è": Inizia con una frase che condivido al 100% e che riporto di seguito: "La deriva etica che sporca l'immagine della classe politica nella più ricca regione d'Italia non si può liquidare come una sommatoria di casi personali. Quello che accade in Lombardia in questi giorni segnala un allarme ben più grave: la corruzione è tornata ad essere sistema".

A questo punto bisognerenbbe andare alle urne e lasciar esprimere i cittadini.