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giovedì 18 ottobre 2012

Albertini al posto di Formigoni? No, grazie

Come auspicato nel precedente post del blog "La politica dei cittadini" (www.civicum.blogspot.com).  la Lega si è decisa a dare lo stop a Formigoni  per avviare il necessario rinnovamento dell'istituzione regionale,  inquinata dalla 'ndrangheta e ormai allo sbando .
Si è scatenata subito la ricerca dei possibili candidati al ruolo di Presidente e, nel PDL, il nome più gettonato è quello di Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano dal 1997 al 2006 ed attuale europarlamentare. Nella trasmissione "L'infedele" del 15 ottobre tale candidatura è stata sponsorizata anche da Mario Mauro, Vice Presidente del Parlamento Europeo ed esponnente di spicco di Comunione e Liberazione.
I meriti di Albertini che, quando era sindaco di Milano, amava definirsi un "buon amministratore di condominio", sarebbero: l'onestà,  cui fa riferimento anche il titolo del suo recente libro "L'onestà e il potere" , e la buona gestione messa in atto quale sindaco.
Nel valutare questa eventuale candidatura è necessario ricordare che Albertini ha commesso un errore macroscopico che non può essergli perdonato dai milanesi, in quanto le nefaste conseguenze dello stesso sono ancora in atto e producono devastanti effetti sulla città di Milano.
In qualità di Commissario straordinario al Traffico dal 2001 al 2006, Albertini ha varato l'enorme e disastroso Piano Parcheggi (oltre 200 progetti per un importo di circa un miliardo di euro) che ha letteralmente devastato la città producendo tremende ferite nel tessuto urbano, danni gravissimi a numerose abitazioni che sono state  lesionate dagli scavi e dai tiranti dei cantieri, molti e lunghissimi disagi a cittadini e commercianti che sono stati letteralmente "imprigionati" nelle loro strade e piazze messe violentemente a soqquadro.
Si è trattato, ovviamente, di una scelta politica mirata a dare cospicui vantaggi economici ai costruttori, che sono parte integrante del blocco sociale che ha consentito l'elezione di questo sindaco, ma è stata anche un grande errore per tre motivi:

- che tale scelta penalizzava fortemente una larga parte della cittadinanza ed anche buona parte dei suoi elettori

- che il Piano Parcheggi avrebbe ottenuto esattamene il contrario della riduzione del traffico che formalmente si proponeva, perchè il proliferare di parcheggi nel centro città avrebbe attirato nuovo traffico

- che il controllo del rispetto dei tempi e dei costi dei cantieri era affidato a funzionari del Settore Parcheggi del Comune,  pagati dagli stessi costruttori. I controlli venivano, quindi, spesso omessi e le penali non applicate. Ciò ha dato luogo ad autentiche truffe che hanno recentemente portato a condanne penali a carico di alcuni progettisti e costruttori ed anche dei presunti controllori

Da questo errore sono nate altre pesanti conseguenze per la città: il clima da Far West che tale decisione ha comportato ("via libera al più forte") è stato il brodo di coltura in cui è maturato,  a causa di leggi regionali scellerate, lo scempio degli "ecomostri" che è stato già ampiamente denunciato in questo blog: a Milano migliaia di cittadini vengono letteralmente "murati vivi" nei loro cortili, occupati "manu militari" da costruzioni  altamente invasive ed illegali, che li privano di luce, spazi, aria e privacy.

Chi vuole che la gestione della cosa pubblica metta al centro i cittadini e non gli speculatori non può accettare che a capo della Regione Lombardia si trovi chi ha prodotto tali risultati, in quanto troppi sarebbero i rischi, trattandosi di un'istituzione che si è resa colpevole, da vari anni a questa parte, di gravi danni ai cittadini con la sua legislazione in campo edilizio, troppo favorevole ai costruttori e spesso incostituzionale, e con i comportamenti dei suoi membri, diversi dei quali rinviati a giudizio per reati in questa materia.



8 commenti:

Franco ha detto...

Caro Roberto, non posso che concordare al 100%!

Un caro saluto,



Franco

roberto ha detto...


Sono lieto del tuo apprezzamento.
Grazie.
Roberto

Massimo Turci ha detto...

Mi permetta dirle che non condivido il suo pensiero, io sono stato personalmente danneggiato da alcune scelte di Albertini, ma nel ventaglio di possibili candidati trovo questo nome assolutamente compatibile con il ruolo di Presidente della Regione.
Con stima

Dr. Massimo Turci
Presidente Gruppo Consiliare
Popolo della Libertà
Provincia di Milano

roberto ha detto...

Rispetto la Sua valutazione, ma Le confermo che, a mio avviso, in questo momento delicato, occorrono candidati che non lascino dubbi sull'effettiva attenzione alle esigenze dei cittadini, che sono stati davvero martoriati dalle iniziative prese in materia edilizia dal Comune e dalla Regione. Occorre voltare pagina in modo netto.
Cordialmente.

Roberto Barabino

Edvige Cambiaghi ha detto...

spero tanto che i milanesi non abbiano la memoria corta e si ricordino, proprio come dici tu, di tutte le malefatte autorizzate da Albertini, di cui Milano porta ancora segni indelebili (Ampère, Bernini, Novelli, Largo Rio de Janeiro, Bosco di Gioia, V Alpini, Cardinal Ferrari, Piscina Cozzi etc.) la città ne è piena. La città del cemento e dei costruttori: basta basta basta!
Edvige

roberto ha detto...


Spero anch'io che i milanesi abbiano memoria.
Comunque la denuncia fatta con questo post potrà essere ripetuta più avanti, se la candidatura verrà effettivamente presentata, e con opportune integrazioni, in modo da costituire un valido "memento".
Sarà utile anche far circolare questi documenti fra amici e conoscenti.
Grazie.
Roberto

Giorgio Dodero ha detto...

Gentile Dottore,

Il progetto e costruzione dell’aeroporto della Malpensa, mal collegato a Milano, è stato realizzato durante la gestione di Albertini.

E dopo 5 anni la situazione non è cambiata ( vedi mia lettera pubblicata sul Corriere nel 2007, che Le allego).

Se si raggiunge la Malpensa in auto c’ è sempre il rischio di perdere il volo per code o possibili incidenti.

Tra l’altro Albertini aveva dichiarato che voleva chiudere Linate. In quel caso ero pronto a trasferirmi all’estero.

Arrivare poi al Terminal 2 di Malpensa è un vero viaggio, ma qualche volta devo prendere la easyjet, per evitare uno scalo intermedio. Ormai molti scali vengono solo collegati dalle compagnie low cost.

Quando hanno comprato recentemente i nuovi treni per la Malpensa, ci voleva poco a progettarli un po’ più veloci.



In ogni modo l’altro giorno ho visto che a Vienna hanno realizzato un aeroporto veramente kafkiano, anche se si raggiunge in tempi brevi dalla città.



Con i migliori saluti



Giorgio Dodero





roberto ha detto...

Caro Dodero,
condivido la Sua analisi: Malpensa è una cosa "malpensata" e peggio realizzata ed è uno dei lasciti negativi di Albertini.
Quello che Lei ha scritto nellaSua lettera al Corriere fotografa bene la situazione: i politici spesso decidono nella loro "turris eburnea" e non si rendono conto di cosa serve ai cittadini.
Un cordiale saluto.
Roberto Barabino