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venerdì 12 ottobre 2012

Formigoni: la Lega deve dare lo stop

Le vicende della Regione Lombardia fanno impallidire quelle della Regione Lazio: se in quest'ultima si è messo in atto un generalizzato sistema di furto e spreco del pubblico denaro, in Lombardia abbiamo infiltrazioni della 'ndrangheta ai livelli più alti e un governatore che, proseguendo nella sua sfrontata opera di minimizzazione, già adottata per gli scandali  nel settore sanitario ( Fondazione Maugeri e  San Raffaele) osa dire :" la situazione è grave ma è un problema di Zambetti" , mostrando di non avere alcun senso di responsabilità istituzionale e neppure il senso del ridicolo. In Lazio la Polverini si è dimessa, mentre in Lombardia Formigoni resiste a oltranza, superando ogni limite di decenza e di buon senso
Nascondersi dietro la presunta "eccellenza" della Regione Lombardia, di cui Formigoni continua a vantarsi, è una foglia di fico che non ricopre certo le sue colpe per le pericolose amicizie e frequentazioni ( Daccò, Simone, ecc.) , per aver consentito un sistema di corruzione profonda nel settore sanitario, da cui ha tratto vari benefici, e  per aver messo la regione in mano agli speculatori edilizi, che ha prodotto il proliferare di "ecomostri", tanto per citare solo alcuni dei vizi che gli si possono imputare.

La Lega, che ha sofferto le conseguenze dei legami fra il suo ex tesoriere Belsito e varie organizzazioni criminali,  aveva minacciato sfracelli, ma si è accontentata di un azzeramento della giunta regionale lombarda,  che dovrà essere ricomposta da quello stesso governatore che, con la sua "cecità istituzionale", ha consentito il tremendo degrado della Regione Lombardia, in cui vi sono ben 14 consiglieri indagati o condannati su 80.
Anche se Maroni ha mostrato imbarazzo nella conferenza stampa in cui si è presentata la presunta soluzione del problema e si è riservato di prendere una decisione sulla durata della legislatura a dopo il cambiamento della legge elettorale regionale (quella del "listino bloccato" che ha consentito l'elezione di personaggi come la Minetti), è chiaro che se continuerà a procedere con i tatticismi che consentono comunque a Formigoni di stare in sella, la Lega avrà ben poche possibilità di rimontare il deficit di credibilità che è derivato dallo scandalo Belsito. Non basta certo indire gli stati generali delle forze produttive del Nord per riacquistare consensi. Maroni, che come Ministro dell'Interno ha fatto un ottimo lavoro anche per l'incisiva lotta alla criminalità organizzata, non può accontentarsi di vivacchiare furbescamente, passando sopra al ruolo che tale criminalità sta avendo nel condizionare gli esiti del confronto elettorale in Lombardia, e non solo.
Se vuole ridare alla Lega un ruolo non ancillare nel contesto politico, deve avere il coraggio di rompere i ponti con chi ha prodotto o comunque consentito i guasti tremendi cui stiamo assistendo: deve mandare a casa Formigoni al più presto anche se ciò può voler dire una rottura con il PDL nelle regioni che la Lega governa e una rinuncia alle sue ambizioni per il Pirellone. Continuando con il piccolo cabotaggio la Lega rischia di scomparire perchè gli elettori non  le perdoneranno il cinismo e la miopia di cui sta dando prova.



5 commenti:

Manuela ha detto...

E' proprio come tu dici: Maroni ha promesso rinnovamento e trasparenza e non può cavarsela con i soliti giochi di potere.
Se rompe con Formigoni pagherà forse un alto prezzo a breve ma potrà avere un grande ritorno alle prossime politiche che, comunque, si terranno fra non molto.

Manuela

roberto ha detto...

In effetti bisogna capire se il nuovo Segretario della Lega ha,o meno, la stoffa del leader. La vicenda della Lombardia sarà la prova del nove delle sue qualità: stiamo a vedere.
Roberto

Vittorio Bossi ha detto...

Caro Roberto,


penso che la lega non solo non fischierà la ricreazione ma bensì darà fiato alla giunta FORMIGONI, banalmente per tenere le poltrone e concludere il mandato
sosterranno la giunta formigoni, come cittadino ancora una volta noto che siamo stati gabbati, via i briganti la LOMBARDIA merita di più di questa banda bassotti,


Grazie Roberto, Vittorio

roberto ha detto...

la tua netta opinione è assolutamente legittima, dato il modo con cui è stata finora gestita la questione. Io sono più possibilista perchè Maroni ha delle qualità.
Il punto è se avrà la forza, anzitutto morale, di opporsi ad una deriva che può segnare la sconfitta della democrazia.
Non è più tempo di aggiustamenti, ma di scelte forti.
Ciao. Roberto

roberto ha detto...


La decisone, presa ieri dal Consiglio federale della Lega, di anticipare la fine della legislatura regionale ad aprile 2012, facendo coincidere la data delle elezioni regionali con quella delle politiche segna, di fatto , la fine dell' "Era Formigoni", durata 17 anni e naufragata nell'abuso del potere e nelle collusioni con la criminalità.
E' possibile che il governatore decida di dare le dimissioni prima di tale data; in ogni caso alle prossime elezioni, se avesse l'ardire di ripresentarsi, non sarebbe confermato.
Dato che la Lega ha deciso di ascoltare i cittadini in merito alla predetta decisione organizzando 1200 gazebo in tutta la Lombardia per consultarli, è opportuno che molti cittadini ( non solo i leghisti) desiderosi di un cambiamento nella politica partecipino a tale consultazione per favorire tale cambiamento.
La decisione della Lega, per quanto non immediata e preceduta da molte ambiguità, conferma che questa forza politica sta portando avanti, sia pure faticosamente, un'opera di rinnovamento dopo le batoste ricevute e che non si può dare per sconatata l'impossibilità di "redenzione" della politica.