Stiamo assistendo in questi giorni a un vero e proprio "teatro dell'assurdo": dopo aver fatto cadere il Governo Monti usando, fra l'altro, espressioni molto offensive nei suoi confronti e critiche pesantissime sull'operato del Governo, al quale avevano dato peraltro supporto per quasi un anno, molti esponenti del PDL, Berlusconi in testa, si stanno spendendo in sperticate lodi del Presidente del Consiglio che viene da loro visto come l'unico in grado di "unificare tutti i moderati".
A parte il fatto che non si vede cosa vi sia di moderato nel PDL, a partire dalle tristi vicende personali del suo leader, che ha pensato tardivamente di scusarsi, addossando però la colpa delle sue " allegre serate" alla magistratura che gli avrebbe teso una trappola, è chiaro che, se Monti, presentando la sua "agenda" ai partiti, accettasse davvero il supporto di chiunque, anche di chi lo ha affossato, non farebbe molta strada e offrirebbe un incredibile "assist" al Movimento 5 Stelle.
Il PDL darebbe davvero segno di moderazione se la smettesse una buona volta di "prendere per i fondelli" i suoi stessi (ex?) elettori con le solite vacue promesse di eliminare l'IMU e di ridurre le tasse di un punto all'anno e si rendesse conto che, per riscattarsi dei danni prodotti, deve mettere in conto di "saltare un giro".
E'chiaro che i cittadini, anche coloro che in passato hanno, in una o più occasioni, dato fiducia al Cavaliere, non sono più disposti ad accettare le sue illusorie affermazioni ( ad esempio, l'ormai mitica negazione della crisi "perchè i ristoranti sono pieni") e quelle dei suoi epigoni: trattare i cittadini come "minus habens" non porterà certo fortuna elettorale al PDL.
Cito dall'interessante editoriale odierno di Sergio Rizzo sul Corriere della Sera un caso emblematico della schizofrenia in atto nel PDL:
"Monti è ok, la sua agenda è la nostra": parola di Renato Brunetta. Chi ieri ha letto questo tweet dell'ex Ministro della Funzione Pubblica si dev'essere chiesto se l'ha scritto lo stesso Brunetta che soltanto quattro giorni prima rivendicava sul Corriere di aver convinto Berlusconi a staccare la spina. " Sostenere Monti non è stato solo una cosa assolutamente sbagliata, ma anche spaventosamente negativa per il PDL e per l'Italia", sentenziava Brunetta.
Dato che Monti ha chiesto agli Italiani di fare grossi sacrifici per salvare il Paese dal default e molti hanno, sia pure con fatica, accettato la drastica cura dell'austerità, il requisito minimale che deve essere soddisfatto da chiunque aspiri ad un ruolo politico significativo nella prossima legislatura è la serietà: chi, come gli esponenti citati e molti altri, continua a dare pessima prova di sè cercando di "imbrogliare le carte", non può far parte , ad alcun titolo, di una futura coalizione di governo.
Se il Presidente del Consiglio passasse sopra al requisito predetto, metterebbe a serio repentaglio la sua indubbia credibilità e la sua possibilità di riconferma e vedrebbe necessariamente crescere la massa di coloro che intendono contestare radicalmente il presente, screditato sistema politico.
14 commenti:
Bravo Roberto!
Hai detto proprio quello che io sentivo leggendo il giornale questa mattina.
Non è con un'armata brancaleone di reduci del vecchio modo di fare politica che Monti potrà ottenere consensi.
Non ci facciamo più imbrogliare.
Ciao. Aldo
E' davvero impressionante che ci sia ancora qualcuno convinto di poter persuadere l'elettorato raccontando favole e che non capisca che le continue giravolte stanno portando a zero la sua già flebile credibilità.
Credo che gli elettori daranno un giudizio chiarissimo su questi comportamenti.
Grazie.
Roberto
Ciao a tutti, intervengo solo per dire che Berlusconi e Monti sono due facce della stessa medaglia. O meglio: Monti è riuscito, laddove Berlusconi aveva fallito e per questo è anche più pericoloso di lui. Io penso che questa politica sia insensata sul piano macroeconomico e per questo ci stia portando al collasso economico, politico e civile. Imporre politiche deflazionistiche ad un paese in grave recessione come l'Italia (per non parlare della Grecia, dove stanno accadendo cose tremende) è come imporre una ferrea dieta ad una persona che ha appena avuto un infarto. Non c'è un indicatore economico che sia migliorato o che si prevede che migliori nel corso del prossimo anno, e la pazienza degli italiani non è infinita. Non occorre essere "grillini" (come me), basta leggere Krugman, Roubini o anche più semplicemente alcuni articoli del Sole24Ore (rari ma ci sono). Vi seguo sempre con interesse, e apprezzo il vostro contributo per la riduzione dei costi della politica al quale anch'io ho partecipato. In questo caso non sono d'accordo, ma amo confrontarmi con persone civili e sicuramente in buona fede come voi.
Grazie e a presto.
Stefano
Ti ringrazio per le gentili parole e rispetto il tuo punto di vista ,che è condiviso da illustri economisti come quelli che hai citato ed altri di stampo keynesiano.
Io però, come ho spiegato in vari post dedicati alla situazione economico-finanziaria, non condivido questa impostazione: anche se è sgradevole dirlo, non ci sono scorciatoie che possano portare ad una crescita capace di lenire in tempi brevi il dolore dell'austerità. Il prezzo di trenta o quaranta anni di dissennatezza finanziaria deve essere pagato fino in fondo e il tempo occorrente sarà assai più lungo di quanto molti affermano: la ripresa non ci sarà nel 2013 e neppure nel 2014.
Il punto è vedere chi paga il conto e su questo sono probabilmente d'accordo con te: il Governo Monti, pressato dal rischio default, ha preso i soldi dov'era più facile ottenerli. Il futuro governo politico, guidato da lui o da altri, dovrà puntare ad una più equa distribusione dei sacrifici, partendo dalla classe politica, che finora "ha fatto orecchie da mercante". E' questo il motivo per cui insisto tanto sul taglio dei costi della politica ed anche sulla serietà di chi vuole assumere incarichi di governo: senza questi due prerequisiti, nessun governo potrà far sopportare altri inevitabili sacrifici agli italiani.
Caro Roberto,
sperare che questi politici (p minuscola)rinuncino spontaneamente ai soldi è ridicolo.
L'unica speranza, come ho già scritto, è far valere il verdetto dei referendum attraverso la Magistratura e la Corte Costituzionale, oppure scendere in piazza molto pesantemente (vedi Egitto)
Un saluto Francesco
Caro Francesco,
sono d'accordo con quanto scrivi, con qualche integrazione.
I politici potranno essere spronati a cambiare o con le azioni che tu suggerisci ( ma bisogna vedere chi è disposto concretamente ad agire in via giudiziaria o in piazza: chi lo è si faccia avanti)oppure dall'esito elettorale: in questo senso una forte affermazione del voto di protesta, non dell'astensione, sarebbe molto utile. Se il Movimento 5 Stelle, che non è compromesso con la malefica collusione bipartisan in atto, avesse una forza parlamentare notevole, i partiti tradizionali si darebbero una regolata. Non vi è garanzia, ovviamente, che anche i "grillini" non vengano fagocitati dal sistema, ma sono l'unica forza che può far realmente paura ai marpioni che siedono in parlamento.
Cordialmente. Roberto
Roberto,
leggo sempre molto volentieri le riflessioni che proponi anche se non ti invio risposte o mie considerazioni.
In questo caso voglio fare un’eccezione perché con poche parole hai messo il dito nella piaga: se fossimo un Paese serio non correremo rischi di sorta giacché i voti verso il PDL e il suo fondatore sarebbero una nullità; sappiamo però che così non sarà. Molti elettori hanno la memoria corta e nel “chiuso della cabina” fanno pesare ben più il rigore montiano rispetto allo stato di vergognosa regressione nel quale Berlusconi ha portato il Paese.
E’ bene che Monti, cui – a mio parere - va indirizzato un grande elogio per la sua azione condotta tra mille difficoltà e continue imboscate dei pasdaran berlusco-camussiani, respinga le profferte di questi irriducibili, abbarbicati parassiti sociali.
Con l’auspicio che le elezioni in arrivo possano far emergere una classe politica responsabile, attenta alla sorte dei giovani e al futuro del nostro Paese, colgo l’occasione per inviarti anche i migliori auguri di buone feste.
Mario
Mario,
grazie per il tuo contributo, di cui condivido il tono e il contenuto.
Il rischio che tu indichi è certamente presente, ma credo che molti di coloro che in passato hanno votato per Berlusconi abbiano aperto gli occhi e, quindi, il suo seguito e il suo peso nella scena poltica saranno sensibilmente ridimensionati, anche se certamente non annullati.
Ricambio vivissimi auguri e mi associo al tuo auspicio per il nuovo anno.
Roberto
Caro Roberto,
siamo alle solite……. e’ sufficiente che si riaffacci l’artefice dei nostri malanni che si ritorni a parlare solo di lui, delle sue sconsiderate visioni populiste che purtroppo faranno ancora presa in quel bacino elettorale che il m5s era riuscito , in qualche modo, a colmare. Da una parte mi auguro solamente che lo spacchettamento del suo partito lo induca ad accettare, prima o poi, quella che sarà una sonora sconfitta e lo convinca ad uscire definitivamente di scena ( se non volontariamente, forzatamente per condanne inferte da parte di qualche magistrato).L’esplosione originaria del M5S che avrebbe potuto condizionare la classe politica, almeno, nel contenimento dei costi generati dalla stessa, si sta attenuando, visto che pesca nello stesso bacino elettorale del cavaliere.Dall’altra parte temo che le capacità dell’attuale aspirante del centro sinistra a Palazzo Chigi non siano adeguate per affrontare e concretizzare tutte le riforme di cui il paese ha necessità.Non resterebbe che il prof. Monti che, se si legasse, come si vocifera, ai movimenti di centro, non riuscirebbe, a mio giudizio, ad ottenere una maggioranza tale da consentirgli di governare senza il rischio di giungere ai soliti compromessi.
E quindi ???????
Fausto
Caro Fausto,
questa volta la sovraesposizione mediatica di Belusconi gli si ritorcerà contro perchè la gente è veramente stufa delle sue vacue promesse, anche se una parte dell'elettorato lo seguirà " a prescindere". La sua sconfitta è certa e lui lo sa, ma cerca di acquisire comunque una posizione che gli consenta di difendere i suoi interessi.
Non credo chi ci sia una grande sovrapposizione fra il suo bacino elettorale e quello di M5S, dato che quest'ultimo è fatto soprattutto da giovani internettiani e certamente antiberlusconiani.
Bersani a me sembra un candidato plausibile al ruolo di Capo del Governo, a patto che assuma una posizione più credibile e trasparente sul tema del finanziamento ai partiti e, in generale, sui costi della politica, che è tema per me dirimente.
Monti a capo del Centro non raggiungerà, come tu dici, una maggioranza sufficiente; però avrà una forza rilevante per costruire una coalizione di governo capace di affrontare i problemi di fondo.
A questo fine si dovrà trovare probabilmente un punto di convergenza sulle riforme più rilevanti con il centrosinistra.
Ciao a tutti,
nell'augurare Buon Natale a tutti voi, vi segnalo che sabato e domenica in via Beltrame (p.zza Cairoli, davanti a decathlon) il Movimento 5 Stelle raccoglierà le firme per poter partecipare alle prossime elezioni nazionali e regionali. Ne servono tante e abbiamo pochissimo tempo per raccogliere quello che gli altri partiti non sono obbligati a presentare. Se volete venire a firmare, siamo lì dalle 10.00 alle 19.00.
Grazie e Buone Feste.
Stefano
Ricambio sentiti auguri, che estendo a tutti i lettori del blog.
Accetto con piacere il tuo invito perchè, pur non essendo un "grillino", ritengo la vostra battaglia essenziale per cercare di cambiare un sistema politico degerato. Verrò a firmare e invito chi condivide la predetta valutazione a fare altrettanto.
A presto.
Roberto
Caro Roberto,la rarità dei miei interventi non dipende ne' da mancata condivisione dei tuoi scritti ne' tanto meno da disinteresse,ma semplicemente dal mia bassa dimestichezza con il mezzo informatico e per i molti impegni.Oggi che Monti e'sceso in campo,non ho dubbi che vada sostenuto non fosse altro perché tutto il resto mi pare decisamente peggio.Pur capendo le ragioni della forte crescita del movimento di Grillo non mi pare possa essere di aiuto alla gestione dei problemi del paese dopo le elezioni.Non dimentichiamo che ormai l'80/ della politica passa per Bruxelles e Monti e' certamente la persona più adeguata a trattare in quella sede.Naturalmente condivido assolutamente la necessita' di tagliare drasticamente i costi della politica e vivo questo come condizione di credibilità di qualunque governo futuro.
Molti auguri di buon 2013.
Mariano
Grazie Mariano,
siamo molto in sintonia; tuttavia io penso che Grillo possa essere utile come "cane da guardia" della classe politica per evitare che essa prosegua nella sua spudorata appropriazione delle risorse pubbliche a proprio vantaggio.
Anche se Monti ha dimostrato di avere a cuore il problema dei costi della politica, una forza di opposizione intransigente su questo tema può contribuire a portare il Paese al livello delle nazioni civili.
Ricambio di cuore gli auguri
Roberto
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