Una delle caratteristiche basilari della professione
giornalistica è la ricerca della “notizia”: con questa parola s’intende
qualcosa di eclatante, capace di risvegliare l’attenzione e l’emozione del
lettore o spettatore ( anche gli
organi d’informazione devono “vendere” il loro prodotto!)
Ne consegue che, paradossalmente, la cosa più interessante
per un giornalista è una catastrofe perché gli consente di dare fondo a tutte
le sue capacità di emozionare chi lo segue. Questo principio vale anche nella
cronaca politica: l’avvicinarsi di una crisi riempie le pagine dei giornali, i
talk show televisivi e le trasmissioni
radiofoniche. Volontariamente o involontariamente i giornalisti finiscono per
amplificare le cosiddette “notizie” ingigantendo i problemi e talvolta
distorcendo la realtà.
Una prova di questo fenomeno sono le cronache politiche da
quando, dopo le primarie del PD, Renzi ha assunto un ruolo determinante nella
scena politica italiana.
Partendo da due presupposti indubbiamente veri e cioè che
Renzi è ambizioso e che aspira a
governare il Paese, i giornalisti cercano qualunque informazione e, a volte,
qualunque pretesto per scorgere segnali della volontà di Renzi di “fare le
scarpe” a Letta: in questo modo vengono costantemente interpretare le critiche
che il primo rivolge frequentemente all’azione di governo del secondo, anche
quando queste critiche sono dichiaratamente fatte non per mettere i bastoni fra
le ruote ma per stimolare un’azione più incisiva, di cui c’è assolutamente
bisogno.
Il problema è che, vivendo in un contesto politico dove le
bassezze, gli intrighi, i doppi giochi e le trappole sono all’ordine del
giorno, i giornalisti (non tutti, per
fortuna) non riescono veramente a credere che “ Renzi dice quello che pensa e fa quello che dice”
come ha scritto Luca Ricolfi su La
Stampa circa un anno fa. Questa
distorsione percettiva capita anche ad altri, se in una recente intervista al
Corriere della Sera Renzi ha dichiarato a proposito del suo incontro con il
Capo del Governo “Io sono leale ma Enrico non si fida di me” (avete mai sentito un
politico dispiacersi per la scarsa fiducia di un altro?). E la cosa
stupefacente è che questa sindrome del “non mi fido” ha assalito
adesso anche lo stesso Ricolfi che in un recente editoriale, sempre su
La Stampa , dopo aver criticato l’affermazione di Renzi sul Jobs Act “Abbiamo sottratto la discussione agli “esperti” e l’abbiamo portata in pubblico. I dilettanti hanno fatto
l’Arca. Gli “esperti” il Titanic”, in
base alla sua convinzione che la riforma del mercato del lavoro sia cosa assai
complessa, che non può essere lasciata ai dilettanti, scrive “Il
problema numero 1 di Renzi, a giudicare dai suoi comportamenti , è logorare
Letta e al tempo stesso convincere l’elettorato che solo lui, l’enfant terrible
della politica italiana, potrà fare quello che il duo Letta- Alfano non sono
stati in grado di fare”.
A questa requisitoria Renzi ha risposto con una lettera al
Direttore del quotidiano in cui scrive “Presentando
il Jobs Act ho cercato di sottrarre ai
soli addetti ai lavori la discussione
sull’occupazione..… per dire che anche chi non legga tutte le riviste di
diritto del lavoro abbia il dovere morale, la responsabilità di commentare il
Jobs Act, evitando che diventi il solito sfoggio di competenze su regole,
codicilli, commi…” ”E poi “ Una
cosa non riusciamo a capire: come si possa ancora insistere con la tiritera
“Vuole solo logorare Letta”…Se Letta si logora è perché governa male, non
perché c’è un nuovo segretario del PD. Da parte mia mi sento obbligato a
dare una mano perché Letta governi bene: siamo nella stessa squadra”.
E’ giunto il momento, a mio avviso, di smetterla con la facile dietrologia e prendere
atto che Renzi, oltre ad essere dotato del coraggio e della determinazione
ormai a tutti evidenti da quando ha rottamato un’intera generazione politica e
non solo del suo partito, è una persona seria che mette gli interessi del Paese
davanti alle sue pur legittime ambizioni. Anche perché, essendo
intelligente, sa benissimo che, se si
comportasse diversamente, le sue ambizioni andrebbero a farsi benedire.
Anche la forte critica da lui espressa in questi giorni
sull’operato del Governo e l’affermazione che occorre confrontarsi con tutti
(Berlusconi compreso) per la legge elettorale indica che il Segretario del PD
non vuole giustamente farsi logorare da manovre dilatorie e da preclusioni
strumentali che impedirebbero il cambiamento di passo ormai inderogabile.
E’ questo il motivo per cui, malgrado le previsioni generalizzate di una crisi di governo a breve e
di un conseguente ritorno alle urne, io penso esattamente l’opposto. Come
ha detto il Segretario del PD, ed io gli credo, “il governo durerà fino a che sarà in grado di fare cose
utili”. Certo, se questo non avverrà, bisognerà trarne le conseguenze,
ma non saranno le dietrologie dei commentatori e gli strepiti delle opposizioni a mettere a
rischio il Governo Letta, bensì il suo eventuale venir meno agli impegni
concordati.
18 commenti:
Ritengo che parlare ancora di un partito fantasma con un capo che ha rovinato l'Italia , che nonostante i milioni che ha incassato e incassa dalle sue innumeri cariche , ci costa 300K all'all'anno da senatore a vita messo lì per salvare l'Italia. Vergogna.
Non desidero ulteriori N.L. su questo argomento
Sul Fonzi che governa (?) Firenze, avrei molto da dire ma la stampa è prona a pelle di leopardo in salotto: parliamo dello schifo della città ridotta a un ghetto di extracoimunitari, ladri e zingari, senza controllo dei vigili, pericolosa da girare la sera , Bus fantasma causa Renzi e sua privatizzazione, Maggio fantasma, strade lastricate e pedonalizzate per la presenza di amici degli amici e via cantando. Sì, la stampa non coglie e sopravaluta Renzi che con quella boccuccia di rosa può dire quello che vuole: fare è un'altra cosa.
Grazie e ciao
Mauro Annese
Ovviammente sono in totale disaccordo con quanto scrivi:
- Monti, pur avendo fatto errori gravi(es. esodati)ha salvato l'Italia dalla bancarotta verso la quale stava precipitando.
- Scelta Civica, una volta liberatasi dalla spuria presenza di Casini, si presenta come un partito con solide fondamenta liberali ( non quelle fasulle di Forza Italia) ed è fatta di gente per bene e competente. Quindi merita attenzione da parte di chi, non accettando il populismo berlusconiano, non si sente comunque di andare a sinistra.
- quello che chiami Fonzie è l'uomo che può cambiare il Paese: non è detto che ce la faccia, ma è certo che ci sta provando serimanete e che ha il coraggio di giocarsi il tutto per tutto in tempi brevi.
Ciao.
Roberto
-
Oggioni coordinatore di Scelta Civica? Ce le leva lui le mutande o dobbiamo provvedere da soli?
Non capisco il senso della battuta: non credo proprio che tu conosca Oggioni, altrimenti non ti esprimeresti così verso una persona di qualità.
E poi cosa vuol dire "ce le leva lui le mutande o ce le leviamo noi"? Spiegati.
Caro Roberto
Confermo la mia partecipazione il 1 febbraio. Sono MOLTO interessato …..
A presto.
Gianfranco
Mi fa piacere. Penso, visti i relatori, che sarà un convegno interessante su un tema davvero caldo.
Ciao.
Roberto
Carissimo,
Ormai siamo tutti preoccupati della situazione Italiana.
Qualche commento su nuove problematiche :
A) Compravendita immobiliare : Questa nuova norma mi sembra una assurdità ? In molti paesi ( per esempio Svezia ) non ci sono i notai, che in Italia sono molto costosi.
In pratica se vendo un appto lascerò i soldi per un mese in mano al notaio e andrò a finanziare un fondo i cui interessi andranno ad altri ( se poi gli arriveranno ).
Come è noto in Italia molti notai ed amministratori si sono poi tenuti i soldi. E con la giustizia Italian Style, il povero disgraziato spesso non li ricupera più.
All'art 35 della legge di stabilità è contenuta questa rivoluzione per la compravendita immobiliare. I soldi versati dall'acquirente per l'acquisto di una casa al momento del rogito non andranno direttamente al venditore, ma ad un fondo gestito dal notaio che li consegnerà solo a trasferimento di proprietà avvenuto. Gli interessi del fondo serviranno allo stato per alimentare i finanziamenti agevolati alle piccole e medie imprese.
Se poi devo acquistare contemporaneamente un'altra casa, non avrò i soldi.
Oltre alle enormi tasse sulle case, stanno distruggendo il settore immobiliare.
B) Subappalti :
Quando ho iniziato a lavorare nel 1961 in ENEL, ENEL poteva subappaltare solo lavori superiori a 500 milioni ( circa 250.000 Euro), equivalenti oggi a qualche milione di Euro.
Questo criterio costringeva le importanti società a mantenere una forza di lavoro adeguata.
Allora l’ ENEL dava lavoro a circa 130.000 tra operai ed impiegati : oggi ritengo non più di 25.000.
Inoltre i subappalti vengono dati in cascata : l’importante società A sub-appalta alla società B , che sub-appalta poi alla società C , etc ed alla fine il lavoro ( normalmente fatto male ) viene effettuato da una società che utilizza personale non qualificato a basso costo ( molto spesso extracomunitari).
Ma B e C guadagnano molto lavorando poco e con scarse responsabilità.
Proprio l’altro giorno un importante operatore Milanese tramite la società finale sub-appaltatrice mi ha creato un problema nel palazzo dove abito. Poi non è facile fare pagare i danni al responsabile.
C) Spending Review :
E’ evidente che l’unico modo per salvare l’ Italia è quello che lo stato riduca le spese di almeno 100 miliardi di Euro/anno.
Invece mi sembra che lo stato cerchi di inventarsi nuovi modi per creare problemi al cittadino ( vedi per esempio la norma sulla compravendita immobiliare ).
Poi le regioni sono un centro di spesa senza controlli.
Qualche dato :
· Deficit INPS : 100 miliardi di Euro
· Aumento debito in 11 mesi : 117 miliardi di Euro
Conosce Renzi questa realtà e questi dati ?
Con i migliori saluti Giorgio Dodero
Caro Giorgio,
non so se Renzi conosce queste problematiche; comunque l'informazione sulla pubblicazione dei post gli viene mandata ed è probabile che lui o qualche suo collaboratore legga anche i commenti, fra cui il tuo.
Faccio brevi considerazioni:
- Vendite immobiliari: i rischi che paventi mi pare siano reali, tuttavia so per certo che ci sono state molte truffe basate sulla vendita contemporanea dello stesso mimmobile a più acquirenti: il primo che trascrive il rogito si intesta la proprietà, gli altri restano a bocca asciutta. La "ratio" della norma da te citata sembra quella di evitare queste truffe, ma c'è anche un rischio nella costituzione di un fondo affidato a terzi. Bisognerebbe approfondire le modalità di gestione dello stesso.
- Subappalti: come hai evidenziato, spesso sono una trappola se non una truffa che penalizza il cliente finale. Ci vorrebbe una normativa più stringente
- Spending review: credo che Cottarelli, Commissarrio deignato, stia facendo tecnicamente un buon lavoro ma il problema è eminentemente politico: solo forti e stabili maggioranze parlamentari consentirebbero di affrontare questo tema sempre rinviato.
Un caro saluto.
Roberto
Caro Roberto,
leggo sempre con gusto i tuoi articoli perché sono fuori dal coro. C’è veramente bisogno di una voce che non si confonda con i belati del gregge.
Su Renzi sono d’accordo con te. Finché lo misureranno con il metro della vecchia politica non capiranno nulla della sua novità. L’accordo con Berlusconi sulla legge elettorale dimostra che ha fegato e visione.
Vai avanti così e grazie per quello che stai facendo.
Un cordiale saluto.
Ettore
Grazie Ettore per il tuo apprezzamento.
Effettivamente ciò che cerco di fare con il mio blog è oppormi al conformismo dominante e paralizzante.
Io vado avanti.
Roberto
Caro Roberto,
anche io sono convinto che il governo durerà' sino a quando sarà' in grado di fare cose utili, ma ad una condizione:
RIMPASTO
Molti dei ministri attuali dovrebbero essere sostituiti visto che hanno creato i presupposti per essere definiti, educatamente, degli INCAPACI.
Fausto
Concordo. Il rimpasto potrà avvenire appena chiuso l'accordo sulla legge elettorale.
Roberto
Che cosa fa Scelta Civica? Esiste per tassare senza pietà. Come mai sono andati a scovare Monti? Certo che ci leverebbero anche le mutande.
Ora la situazione è più chiara.
Scelta Civica, costituita dopo l'esperienza del governo tecnico, ha contribuito alle decisioni della maggioranza, che hanno effettivamente gravato sui cittadini in termini fiscali e sono state deboli sul fronte del taglio delle spese. Su questo siamo d'accordo, ma Oggioni, che si è appena affacciato alla politica attiva (pur essendosene sempre occupato come animatore di un circolo ) ha una solida cultura liberale, favorevole a ridurre il peso dello Stato e quindi a contenere la spesa pubblica.Il futuro dirà se questa forza politica sarà in grado di giocare un ruolo più critico verso le manovre fiscali, come io auspico.
Roberto
Sarebbe meglio che Enrico Oggioni organizzasse un convegno sulla combutta della finanza internazionale.
Paolo Spinoglio
L'uno non esclude l'altro.
Sul tema è stato recentemente pubblicato il libro, molto documentato, del noto sociologo Luciano Gallino: "Il colpo di stato di banche e governi", da leggere.
Roberto
Caro Roberto
se uno di noi fosse imputato in un processo, poi condannato nonostante 44 testimoni a discarico, certo ci sarebbero quantomeno delle perplessità. Ma se poi tutti questi testimoni, tra cui pubblici ufficiali, venissero rinviati a giudizio per falsa testimonianza, credo che si sentirebbero forti voci di preoccupazione da parte di molti garantisti.
Ora basta che il soggetto non sia uno qualunque, ma un tale di nome Silvio Berlusconi, perché tutto questo non avvenga? Dovrebbe avvenire a maggior ragione, perché se per un privato cittadino il rischio di un atteggiamento persecutorio è più lontano - anche se certo non escluso - per un politico è ben più probabile.
Possibile che nessuno si preoccupi di questi fatti?
Tutto ciò ovviamente senza per questo voler giustificare le malefatte di Berlusconi.
Cosa ne pensi?
Cordialmente
Andrea
Caro Andrea,
il problema che poni è serio e complesso : il garantismo è spesso inteso in senso unidirezionale; lo si invoca quando riguarda "i nostri" ma non quando riguarda "i loro".
Il caso Berlusconi poi è complicato dal fatto che le sue iniziative (pressioni indebite su pubblici ufficiali per il rilascio di Ruby, convocazione ad Arcore delle "olgettine" per le dovute istruzioni e successiva loro messa a libro paga, ecc.) fanno pensare certamente ad un condizionamento dei testimoni. Tuttavia, il rischio di una certa persecuzione esiste: non si potrà mai dimenticare che il famoso avviso di garanzia del 1994 era indubbiamente un atto politico, seguito dalla famosa frase di Di Pietro "io quello lì lo sfascio". Anche il disappunto di vari esponenti del PD per l'accordo Renzi- Berlusconi, che ridava agibilità politica al leader del centrodestra mentre loro lo pensavano ormai "decaduto", è indicativo che qualcosa non va nel rapporto sinistra/giustizia e nella voglia della prima di usare la seconda per eliminare il "nemico".
Di Berlusconi si può pensare tutto il male possibile, ma non si può certo negare a lui il ruolo di leadership che i suoi seguaci gli riconoscono.
A mio avviso finchè Berlusconi non sarà sconfitto sul piano elettorale, le vittorie della sinistra saranno vittorie di Pirro.
Renzi è in grado di vincere la sfida, purchè non gli facciano lo sgambetto nel voto sulla legge elettorale.
Saluti.
Roberto
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