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sabato 4 gennaio 2014

Governo al capolinea, se non cambia passo



Come sanno i lettori abituali del blog io sostengo, fin dalla costituzione del Governo Letta,  che “Il governo durerà” ( le parole fra virgolette sono il titolo del mio post del 19/5/2013 scritto in un momento politico complesso come l’attuale).
Malgrado le costanti fibrillazioni nella maggioranza e i continui attacchi delle opposizioni, resto ancora di questa idea anche se devo precisare che le probabilità che ciò avvenga si sono alquanto ridotte non tanto perché le opposizioni chiedono a gran voce lo scioglimento anticipato delle camere, che ha una probabilità quasi nulla di realizzazione , ma perché, nelle ultime settimane, il Governo ha mostrato scarsa lucidità  ( si veda l’imbarazzante vicenda IMU, con continui cambi di nome e contenuti in un clima di totale incertezza )  e una notevole debolezza nel “governare le proprie truppe”, di cui è stato testimonianza l’incredibile “assalto alla diligenza” che ha caratterizzato il Decreto Salva Roma, poi ritirato con vergogna dopo l’intervento del Capo dello Stato, e la Legge Milleproroghe, in cui – malgrado tutto – sono rimaste numerosissime “marchette”, come sono state giustamente  definite le inaccettabili regalie: che in un momento in cui le famiglie sono sfibrate  dalla crisi si possano destinare 4,5 milioni di euro (non proprio briciole)  per il recupero di “lettere, materiali, documenti storici della prima guerra mondiale”, solo per fare un esempio fra i molti, dimostra una perdita di contatto con la realtà davvero preoccupante. Se il Governo può essere ricattato da piccole e grandi lobby fino a questo punto, vuol dire che il rischio di uno stallo diventa alto e che l’insofferenza molte volte manifestata da Renzi al riguardo è più che giustificata.
Queste non commendevoli vicende dimostrano anche che lo stile felpato del Premier, tipicamente democristiano, tendente a non affrontare di petto le questioni ma a cercare di smussare, mediare, cercare compromessi anche al ribasso, che pure è stato utile per “galleggiare” in una situazione assai critica del Paese (come testimonia la discesa dello spread), non è adatto a governare una situazione ormai al limite della sopportazione, che richiede decisioni nette e una sfida a viso aperto nei confronti di alleati e avversari. Letta ha peraltro dimostrato, in occasione del voto di fiducia che ha segnato il distacco del Nuovo Centro destra dal PDL, di  “avere (se vuole) le palle d’acciaio”, espressione che gli è stata attribuita da un quotidiano straniero. E’ su queste risorse che deve contare se intende proseguire la sua avventura governativa, rinunciando ad un troppo pronunciato tatticismo  che, se protratto, segnerebbe la sua fine.
Siamo quindi arrivati all’ultimo appello, dato dal  “patto di governo”, che gli alleati dovranno scrivere in gennaio: i contenuti dello stesso e il rispetto rigoroso dei tempi di realizzazione, ci diranno in modo definitivo se l’attuale compagine governativa avrà, o meno, la possibilità di “mangiare il prossimo panettone natalizio”,  cosa che il Premier si è detto sicuro di fare.
A  salvare non volutamente il Governo potrebbero però pensarci le  maggiori opposizioni se proseguissero nella inverosimile  e controproducente sceneggiata che stanno rappresentando. Forza Italia chiede con forza elezioni a maggio quando sa benissimo di non essere in condizione di affrontarle per molte ragioni fra cui il fatto di non avere un candidato premier credibile e pronto: basta pensare che quello più accreditato è Giovanni Toti, ma quanti italiani sanno chi è ? ( è il Direttore del TG 4 e di Studio Aperto). Grillo, oltre  a chiedere le elezioni anticipate, insiste con la bufala dell’”impeachement” che sa pure lui benissimo non avere alcun fondamento costituzionale e alcuna possibilità di successo, oltre ad essere un affronto inaccettabile al Capo dello Stato. Sarebbe ben grave se le sorti del governo dipendessero alla fine più dagli errori degli avversari che dai suoi meriti.

15 commenti:

DARIO ha detto...

Temo sia un girare a vuoto, dati i personaggi politici in campo. L'Europa ci dice, pe lo meno, che il nostro sistema è vecchio, farraginoso, staccato dalla realtà del Paese. A che titolo un Renzi, ad esempio, pretende di prendere in mano l'Italia? Non è uno Schettino come tanti altri? La classe politica va rinnovata completamente Finchè non lo faremo, il cittadino andrà da una parte e il politico da un'altra. Nel mezzo, il fallimento del Paese come società civile.

Fausto ha detto...

C.V.D
Il mio pessimismo,tanto criticato, non viene mai smentito dai fatti.
Che cosa possiamo aspettarci da Personaggi di siffatta elevatura politica? Ci ritroviamo un presidente del consiglio che mira esclusivamente ad una posizione di prestigio in ambito europeo, un ministro dell'interno che, tenta di scimmiottare, anche se malamente,gli atteggiamenti del suo vecchio maestro, un ministro dell'economia, da tempo dame criticato per la sua incapacità' e che oggi vuole apparire come il fautore della caduta dello spread, un ministro delle infrastrutture che gioisce sulla possibile svendita di Alitalia agli Arabi, un ministro degli esteri che nulla ha fatto per riportare i poveri marco' in Italia e, per concludere un ministro del lavoro che, come ex presidente dell'Istat sosteneva una posizione ben diversa da quella attuata nell'ambito di questa indecente politica di cui disponiamo.. Se esiste qualche spiraglio di luce, non dico, come Saccomanni predica dall'inizio del suo mandato, ma solo uno spiraglio di luce, qualcuno me lo dimostri, perché' io sono diventato cieco.
Fausto

roberto ha detto...

Non mi pare proprio che Renzi sia uno Schettino qualsiasi, dato che ha avuto coraggio (l'opposto di Schettino!!) nello sfidare a viso aperto una nomenklatura che era potentissima e l'ha rottamata, dando così il via al rinnovo generazionale della classe politica anche in altri partiti.
Inoltre sta mostrando di avere le idee chiare nel non volersi far invischiare nella "melina" dei politici vecchio stampo e nel pretendere decisioni rapide, senza le quali "rovescerà la frittata". Non dico che Renzi sia l'ideale, ma è certamente un politico dotato di visione e di determinazione e non è compromesso con i traffici affaristici dei vecchi marpioni (vedi vicenda Monte Paschi, portato a fondo dalla gestione del PD)
Se a te non basta, prova a dire cosa si deve fare affinché la classe politica sia, come dici, "completamente rinnovata" e chi è in grado di fare questa rivoluzione.

Roberto



roberto ha detto...

Il mio precedente commento era ovviamente una risposta a Dario, ma vale anche per Fausto perchè Renzi uno spiraglio di luce lo dà.
La prova del nove si avrà a breve, da come gestirà il "patto di governo" e i tentativi di rinvio delle soluzioni che verranno da varie parti. Dato il coraggio fin qui dimostrato, non dubito che sia capace di decisioni forti, tali da spezzare la trama vischiosa che cercherà di frenarlo, anche dentro al suo partito. Stiamo a vedere.
Roberto

Fausto ha detto...

Caro Roberto mi auguro che Dario possa intervenire nuovamente perché' se la risposta che hai dato a Lui indirettamente coinvolge anche me, non trova la mia soddisfazione. Io personalmente posso apprezzare lo sforzo di Renzi, che in un siffatto marasma, risulta essere un fatto inedito, ma sono convinto che i marpioni della politica lo trascineranno a breve nel baratro. E, se dovesse riuscire nel suo intento, cioè' quello inevitabile di sostituirsi a Letta, peraltro fatto da te medesimo scongiurato, si brucerebbe come la cera al sole. Non dimentichiamoci mai che siamo in Italia, ove le cose ritenute assurde in altri paesi, qui rappresentano la regola. L'interrogativo che poni in chiusura a Dario trova una unica risposta: non dovevamo essere noi " della riforma della politica" ad intervenire attivamente per sottoporre qualche suggerimento a questo povero paese? Io credo di averlo fatto, ma tutto è' rimasto lettera morta, nonostante i plausi da voi tutti ricevuti.
Fausto

roberto ha detto...


Il rischio che venga fagocitato certamente c'è ma io non sarei così sicuro che ciò avvenga perchè il bisogno di cambiamento è molto forte e Renzi, alle prossime elezioni, potrebbe "fare il pieno", visto che l'alternativa grillina è votata, per propria scelta, all'inazione mentre la gente invece vuole azione di governo.
Non penso convenga a Renzi andare alle elezioni a maggio perchè il tenpo è troppo breve per portare a casa i risultati che Napolitano ha posto come condizione per lo scuioglimento delle Camere. Inoltre, l'impatto di elezioni troppo anticipate sui mercati potrebbe far rialzare lo spread in modo significativo e buttare a mare gli sforzi fin qui fatti. Poi, se Letta e Alfano si limitano a barcamenarsi, allora Renzi romperà gli indugi e potrà scegliere di correre questo rischio.
Circa il ruolo del gruppo "riforma della politica" io sono dell'avviso che non debba limitarsi a discuissioni concettuali, ma fare proposte concrete. Se vuoi provare a riproporre le tue idee in modo che abbiano questa caratteristica e che siano alla nostra portata, sei benvenuto. Credo che anche gli altri lettori del blog, che non fanno parte del gruppo, potranno dire la loro su tali proposte.

Roberto

Fausto ha detto...

Mi spiace, ma quanto da me proposto non era concettuale, come da te definito, era estremamente concreto e non vedo la necessità di riproporlo dopo la scandalosa legge di stabilità' approvata con tutte le difficoltà' che tutti conosciamo. Come sempre le tue risposte sono sempre striscianti e di difficile condivisione.
Purtroppo non sono mai chiare, devo ancora capire se ci marci o cosa?
Provo solo una grande delusione.
Fausto

roberto ha detto...

Se non vuoi riprendere il discorso non c'è problema. Comunque io non mi riferivo alle tue specifiche proposte ma, in generale, al dibattito fatto nel Gruppo che, per quanto spesso interessante, non ha prodotto un progetto su cui lavorare, che era la ragione per cui avevo dato vita al Gruppo.
Non capisco perchè definisci "striscianti" le mie risposte; io cerco di dire chiaramente quello che penso e non pretendo che gli altri siano d'accordo con me. Quello che m'interessa è che le idee vengano confrontate e se poi rimane un disaccordo lo considero
del tutto accettabile.
Roberto

Vittorio Bossi ha detto...

Buon 2014 Roberto,

al momento in politica tutto prosegue con il solito leit motiv, proclami, intenzioni veti, vedremo spero tanto di essere stupito da fatti e azioni che come me la parte sana del paese attende da anni.

Vittorio

roberto ha detto...


Buon Anno anche a te Vittorio,

effettivamente siamo ancora al solito leit motiv ma io credo che nei prossimi mesi succederà qualcosa di significativo perchè Napolitano non consentirà il ritorno alle urne senza le necessarie riforme: la valutazione che io ho faccio e che ho espresso nel post è che, alla fine, le riforme si faranno entro la primavera prossima e che poi si andrà al voto. Naturalmente c'è l'altra ipotesi, che Napolitano si dimetta, constatando la paralisi del sistema, senza sciogliere le camere. A questo punto i partiti dovrebbero eleggere un altro Presidente che lo faccia e mandi i cittadini al voto. Le sonseguenze di questa eventualità sarebbero gravi.
Per quanto i partiti siano masochisti, non credo che lo siano fino al punto di costringere Napolitano a fare questa scelta.
Roberto

Laura ha detto...

Bravo! Speriamo che leggano ( e ne traggano le conseguenze) i tuoi blog," lassu' dove si puote " e, troppo spesso non si vuole. A proposito di opposizioni,che mi dici dello sbraitare di Grillo sulla legge elettorale?va cianciando che questo parlamento non può' farla xché' incostituzionale.e allora ? Allora anche gli eletti dei 5 stelle sono incostituzionali!...forza Roby,sei tutti noi,sei la nostra ultima speranza.

roberto ha detto...


Mi spiace molto che il M5S per il quale ho simpatia e cui riconosco di aver fatto un'utile opposizione in Parlamento (senza le sue denunce molti imbrogli sarebbero ancora coperti ) non abbia intenzione di cimentarsi con la necessaria riforma del sistema: aveva raccolto 350.000 firme per cambiare il porcellum, ma ora vuole andare al voto col porcellum amputato dalla Corte Costituzionale, sperando di trarre vantaggio dalla crisi e di aumentare i voti. Nel dire che il parlamento è illegittimo perchè eletto con una legge incostituzionale, Grillo non tiene presente che le pronunce della Corte Costituzionale hanno effetto dopo la loro emanazione e non hanno carattere retroattivo, altrimenti anche la Corte, parte dei cui membri sono stati nominati da questo Parlamento, sarebbe illegittima. Fermiamoci qui: è una pretesa strumentale e inutile.
Io spero molto che il M5S riesca ad uscire dal "cul de sac" in cui si è cacciato e dia una mano a cambiare le regole del gioco.
Grazie del tuo apprezzamento.

Roberto

Mario Aldo ha detto...

La mia opinione e non solo la mia è che quetsa incapacità di attaccare in modo decisivo le caste e tanti previlegi, se non solo a parole, il voto degli italiani andrà in larga parte ai 5 stelle. Ho amici e imprenditori che se ne vanno all'estero costretti , altri che chiudono per debiti fiscali anche se i bilanci erano in passivo ( ma cosa è questa capacità contributiva ?) altri che con ditte di 200 persone costretti a chiudere e tutti a casa per ipotesi spesso fantasiose degli uffici preposti ( Repubblica fondata sul lavoro e invece il sistema fiscale e la burocrazia fanno chiudere le aziende !!!) per questo io dico di fare subito un grande Condono di Cartelle e Fiscale non per gli evasori veri i quali se ne fregano dei condoni, ma delle centinaia di migliaia di aziende che creano manodopera e benessere però tacciati e puniti come evasori seppure con i bilanci in perdita. O ci svegliamo da tanti luoghi comuni rifilatici in tutte le salse e corriamo ai ripari o i fatti ci faranno correre lo stesso !!! Grazie Mario Aldo

roberto ha detto...

Tutto dipende dalla quantìità di riforme che si riusciranno a fare di qui alle elezioni: se la situazione resta quella attuale, la tua profezia si avvererà e Grillo stravincerà.Se invece i partiti eviteranno di suicidarsi e faranno almeno la riforma elettorale, un taglio vero della spesa pubblica improduttiva e qualche iniziativa credibile per rilanciare il lavoro e le imprese, allora il sistema sopravviverà cambiando.
Il problema delle aziende soffocate da eccessive pretese burocratiche e fiscali è grave, ma non so se un condono è la soluzione giusta. Mi piacerebbe sapere cosa propongono al riguardo le associazioni inprenditoriali: ne sai qualcosa?
Roberto

roberto ha detto...


Pr far capire ai lettori quanto dibattuto con Fausto in alcuni commenti precedenti, pubblico i suggerimenti metodologici che avevo fornito il 13 giugno 2013 ai componenti del gruppo "Qualità nella politica" (già "Riforma della politica"; rinominato così per tener conto di altri temi proposti dai membri( riduzione della spesa pubblica, misure per la crescita, globalizzazione e tutela del made in Italy).
Ribadisco inoltre che, pur essendo stati forniti contributi concettuali molto interessanti sui vari temi, nessuno di questi è stato declinato in precisi obiettivi, modalità e tempi di realizzazione che sono i requisiti inderogabili di ogni progetto davvero concreto:
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Aspetti di metodo

Ritengo che ogni capofila potrebbe riflettere e poi esprimersi sui seguenti aspetti, per quanto concerne il tema a lui affidato:

1 - Quali risultati concreti mi propongo di raggiungere

Segnalo, a titolo di esempio, che - per quanto riguarda la riforma della politica - io mi propongo di:

- contribuire alla significativa riduzione dei privilegi della casta, dando suggerimenti orientativi sulla legislazione in proposito
- contribuire a modificare il rapporto poilitici-cittadini, inducendo i primi non solo all'ascolto dei secondi ma anche a concrete azioni per soddisfarne le attese; Indurre i cittadini ad esprimere in modo forte, ma non viscerale, critiche e a formulare proposte costruttive alle forze politiche e alle Istituzioni
-fsvorire, negli elettori, un "approccio laico", cioè svincolato da pregiudiziali ideologiche

2 - Come mi propongo di raggiungerli

Continua il mio esempio:

-mediante il dibattito nel Googlegroup per mettere a fuoco problemi e soluzioni
-attraverso comunicazioni insistentemente ripetute, sia pure in forme diverse; veicolate con lettere aperte, documenti, post da pubblicare nel blog. Anche, ove possibile, attraverso contatti diretti con politici e giornalisti

3 - Strumenti

Continua l'esempio:

- articoli di stampa e trasmissioni TV
- ricerche in Internet sul sito del Parlamento per i progetti di legge
- ricerche con opportune "chiavi" per trovare opinioni, disposizioni, relazioni pertinenti nell'intera rete

4 - Tempistica

Continua l'esempio:

- possibilmente in anticipo sui provvedimenti di legge, in modo da influenzarne l'andamento
-altrimenti a posteriori per sensibilizzare l'opinione pubblica sui punti critici

Quanto sopra è solo un suggerimento; ognuno può, ovviamente, organizzarsi come crede, purchè ci faccia conoscere cosa intende fare e come.

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