Mi rivolgo
in tono confidenziale al Presidente del Consiglio non per mancanza di rispetto
ma per testimoniare simpatia per il suo coraggioso
tentativo di “cambiare verso”al Paese.
La compagine
governativa che ha varato contiene importanti novità: ha una bassa età media, è
basata sul principio della parità di genere e alle donne sono attribuiti, per
la prima volta, alcuni fra i ministeri più “pesanti”: Esteri, Difesa, Pubblica
Istruzione, Sviluppo economico, ecc.
Inoltre
nella posizione più importante è stato collocato Piercarlo Padoan, già Vicepresidente dell’OCSE, figura di spicco
internazionale in grado di rappresentare al meglio il nostro Paese nelle assise
cui partecipano i Ministri dell’Economia. Padoan, che è un convinto europeista,
ha una posizione equilibrata sul rapporto da tenere fra le misure orientate al
rigore e quelle finalizzate allo sviluppo. Il suo alto “peso specifico”
consentirà di portare avanti in modo credibile, in sede europea e non solo, le
richieste di flessibilità che il premier Renzi ha più volte evocato.
Nel Governo
sono presenti anche figure del tutto nuove per la ribalta politica nazionale,
sulla cui consistenza ci si potrà esprimere solo dopo che avranno iniziato ad
agire. Mi sembra ingeneroso qualificarle tout court, come fa Peter Gomez su Il
Fatto Quotidiano, come “espressione
delle lobby che sono la causa del
degrado del Paese” e dire del Governo
che “non è un dream team , ma solo una galleria di errori ed orrori”. Queste
espressioni sono chiaramente il frutto di una visione ideologica e preconcetta
che non può dare alcun contributo per superare le difficoltà presenti. Ciò in linea con la posizione di opposizione “
a prescindere” che il quotidiano spesso assume.
Credo che il
modo corretto di porsi di fronte all’evidente sforzo del Premier di avviare un
processo di cambiamento sia quello di seguire con attenzione le iniziative
politiche e legislative che verranno poste in essere dal Governo ed esercitare, nei loro confronti,
una vigilanza critica e costruttiva. A questo tono saranno improntati i post
che scriverò al riguardo.
Rivolgo
pertanto un appello ai lettori del blog ad attenersi possibilmente, quando invieranno
i loro commenti, a questo principio e
colgo l’occasione per spiegare il motivo per cui io tendo ( come ho scritto ad
un lettore rispondendo ad un suo commento all’ultimo post) a “vedere il
bicchiere mezzo pieno”. Non si tratta di
ingenuo e ingiustificato ottimismo ma
della consapevolezza, che deriva dalla mia lunga esperienza professionale sul cambiamento nei sistemi complessi, che
esso è possibile solo se, oltre a rilevare le criticità da correggere , si
cercano i punti di forza su cui far leva per ottenere sostanziali miglioramenti.
Di questo sono assolutamente certo: i cambiamenti si fanno costruendo sui punti
di forza e non solo eliminando i punti di debolezza.
In questo mi
trovo totalmente d’accordo con Renzi che ripete spesso la necessità di una spinta
in positivo come base per cambiare il Paese.
14 commenti:
Sperèm in ben.... ( segno della croce )
Concordo....(doppio segno della croce!)
Mi auguro che i giochi di palazzo lo lascino governare. Se così' non fosse chi ostacolerà' dovrà' assumersi tutte le responsabilità' , visto che questo governo rappresenta l 'ultima opportunità' per questo martoriato paese.
Fausto
Me lo auguro anch'io ma spero pure che la forza di Renzi e il sostegno degli italiani sappiano spazzare via le inevitabili resistenze.
Vigiliamo e supportiamo.
Roberto
Caro Roberto,
L’esperienza di tutti gli italiani dovrebbe consigliare prudenza nel giudicare un governo che ancora deve nascere; nel corso dei decenni tutti hanno fatto promesse, poi più o meno disattese. Chi non è legato ad un partito o ad una ideologia dovrebbe, da buon cittadino, salutare con calorosa fiducia chi si accinge a governarci; i giudizi li esprimerà in seguito, e la fiducia sarà aumentata o ritirata a seconda di quello che il governo farà.
Su Renzi un giudizio si può però esprimere da subito: al di là dei sorrisi e delle battute, quanto a bizantinismo e mancanza di tatto non lo batte nessuno. Basti ricordare il modo con cui ha fatto le scarpe a Letta, le numerose mancanze di parola, il benservito alla Bonino senza una parola di preavviso. Renzi ricorda nei pochi difetti e – speriamo – nelle numerose virtù, quel grande politico e statista che è stato Craxi: auguriamoci e auguriamogli che così sia, per il bene del Paese.
Ciao, un cordialissimo saluto.
Umberto
Caro Umberto,
concordo pienamente con te sia sulla necessità di prudenza, sia nelle considerazioni circa alcuni difetti di Renzi.
Il mio giudizio su Craxi è meno positivo del tuo anche se gli riconosco doti di statista: basta ricordare la dura battaglia per la sterilizzazione della scala mobile che pose fine all'inflazione galoppante e la vicenda di Sigonella, in cui si oppose all'arroganza americana.
Un pò del decisionismo craxiano servirebbe nella questione dei marò, in cui finora abbiamo subito passivamente l'arroganza indiana.
Roberto
Sì in bocca al lupo, per forza è interesse generale che ce la faccia.
Ritengo che la scelta dei ministri è stato il solito compromesso con NCD (ovvero BERLUSCONI) e il presidente della repubblica.
Non comprendo la conferma di LUPI e LORENZIN, quali meriti, competenze e conoscenze hanno per dirigere LAVORI & SALUTE ed essere riconfermati?
Non comprendo il nuovo min. degli esteri, giovane e inesperta,
Non comprendo il nuovo min. della giustizia e dell'ambiente.
Ottima scelta invece la GUIDI e DEL RIO, comunque la speranza è che i fatti e il cambiamento possano tacere i dubbi su alcuni ministri che restano
un bel punto di domanda.
Buona domenica Vittorio
Trattandosi di un governo non nato da una consultazione elettorale, il compromesso, anche col Presidente, era inevitabile. Fra l'altro Alfano ha voti assolutamente indispensabili per raggiungere la maggioranza in Parlamento.
Sulle competenze di vari ministri sono leciti dubbi, ma vorrei vederli alla prova. La Mogherini è giovane e non molto esperta ( è stata solo Responsabile Relazioni Internazionali dei DS e degli Affari Europei per il PD)ma l'espertissima Bonino, già Commissario Europeo, non è che abbia fatto molto nelle vicende Shalabayeva e Marò.
Stiamo a vedere.
Ciao. Roberto
Proprio sicuro che Padoan non metterà la patrimoniale?
In un Paese dove le tasse sono una delle principali ragioni del suo declino questi ne aggiungono un’altra...
Spero di sbagliarmi.
E poi Renzi, non pago dell’assoluta anarchia nella quale si svolge il fenomeno migratorio, è favorevole allo ius soli.
Quante disperate verranno a procurarsi assistenza sanitaria gratuita e sussidi vari?
giuseppe nava
Spero anch'io che tu ti sbagli sulla patrimoniale, misura alla quale non sono contrario in assoluto ma che, in questo momento, ci manderebbe a fondo.
Anche sullo ius soli concordo con te: è facile e gratificante dire "chi nasce qua è italiano" ma bisognerebbe anche valutare le conseguenze di quello che si afferma.
Di questo peraltro non si parla assolutamente. E' il solito buonismo a buon mercato.
Ciao.
Roberto
Tutto giusto, a parte la presunta inesperienza di alcuni giovani, ma tutto fatto in grande fretta. Non ci rimane altro che attendere. Giorgio.
Sì, attendere e...incrociare le dita.
Roberto
Caro Roberto,
ho letto il tuo commento e, avendo votato Renzi alle primarie con convinzione, mi ci ritrovo.
Tuttavia il modo in cui Renzi ha gestito il successo negli ultimi 3 mesi (dopo le primarie) e, soprattutto, l’evolvere dei fatti negli ultimi 20 anni nel nostro amato Paese,
mi portano alla mente due detti popolari:
- hai voluto la bicicletta, pedala!
- tra il dire e il fare …
Interpreto il cambiamento e l’accelerazione impressa da Matteo come l’unica strada possibile per fare uscire l’Italia dalla palude.
Allo stesso tempo mi auguro di non ritrovarmi a dover fare i conti, fra qualche tempo, con un “berluschino”.
Un caro saluto.
Mario
Caro Mario,
Concordo con le tue consideraioni e con le tue perplessità.Il timore che alle parole non seguano i fatti c'è.
Come ho accennato rispondendo ad un altro lettore, ognuno deve fare la sua parte e questo blog intende "essere presente" con i miei post ma,spero, anche con i commenti dei lettori.
Dobbiamo dare fiducia (non incondizionata) a Matteo e, soprattutto, dobbiamo vigilare attentamente circa gli atti del Governo ed esprimerci con chiarezza su ciò che ci piace e su ciò che non ci convince.
Conto anche sul tuo contributo al riguardo.
Ciao.
Roberto
Posta un commento