Pubblico un pregnante articolo di Sergio Rizzo che denuncia il
persistere di un grave problema: l’aggiramento delle norme sul finanziamento ai partiti, che permette agli stessi di ottenerlo anche in
assenza dei previsti controlli da parte della magistratura.
Solo il Movimento 5 Stelle si è opposto alla “leggina” con cui
la Casta sta cercando ancora una volta
di gabbare i cittadini.
E’ uno scandalo che deve finire e la cittadinanza attiva deve attrezzarsi per
ottenere questo risultato, smettendola di limitarsi alle lamentazioni di cui sono pieni i commenti agli articoli online dei quotidiani. Bisogna agire, partendo dai fatti, cominciando dal seguente:
L'emendamento che propone la sanatoria ha come primo firmatario la deputata Teresa Piccione del PD ed ex SEL, cui si dovrebbe chieder conto della sua impropria azione nelle opportune sedi istituzionali, compresa quella giudiziaria.
L'emendamento che propone la sanatoria ha come primo firmatario la deputata Teresa Piccione del PD ed ex SEL, cui si dovrebbe chieder conto della sua impropria azione nelle opportune sedi istituzionali, compresa quella giudiziaria.
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Un altro
colpo alla (poca) fiducia nelle forze politiche
di Sergio Rizzo - Corriere della Sera 10/09/2015
Non è una cosa seria. E viene il sospetto che non lo sia mai stata
fin dall’inizio. Da quando tre anni fa, sull’onda dell’indignazione popolare,
il Parlamento approvò una legge che dimezzava i rimborsi elettorali,
doppiata un anno dopo da un provvedimento che ci è stato venduto come
«l’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti». La prova che
non è una cosa seria è nella leggina maleodorante che consentirà il
versamento dei soldi pubblici spettanti per il 2013 e il 2014 pur in
mancanza del visto di conformità della commissione incaricata di
verificare i rendiconti. Prima i partiti approvano in Parlamento
una legge che mette nelle mani dei magistrati il potere di controllare
i loro bilanci per poter incassare i denari . Poi però si scopre che
la commissione di quei magistrati non ha il personale sufficiente
per esaminare le carte, le fatture e gli scontrini fiscali. E il bello
è che non si scopre tre giorni o tre settimane più tardi, ma tre anni dopo!
Sembra uno scherzo. Quando poi il presidente lo denuncia, spunta addirittura
una proposta di legge: una legge del Parlamento per affiancare ai magistrati
una decina di impiegati! In soli tre mesi, però, da giugno a oggi,
non se ne viene fuori. Allora ecco l’inevitabile sanatoria. Un classico
dell’orrore, che sembra studiato a tavolino: si approva una legge sapendo
già in partenza che non sarà applicata. E poco importa se questo fiaccherà
ancora di più la fiducia degli italiani, già al lumicino, nei politici.
Purtroppo anche in quelli onesti e capaci, e per fortuna ce ne sono,
che saranno purtroppo gli unici a farne davvero le spese. Ci permettiamo
soltanto di dare un consiglio a Lor Signori: quando l’affluenza alle
urne crollerà di nuovo e i sondaggi diranno che i cittadini non ne
possono più di questi partiti, perché andando avanti di questo passo
fatalmente accadrà, non date colpa a ciò che chiamate antipolitica.
Perché l’antipolitica siete voi.
8 commenti:
Tu scrivi di azioni contro chi ha presentato il progetto di legge, addirittura in sede giudiziaria.
Ma il Parlamento non è sovrano?
Antonio Cottinovi
Il Parlamento sì, ma i singoli deputati no. Ponendo la loro firma su un progetto di legge (soprattutto la prima) si assumono la responsabilità di quanto in esso scritto.
Dato che, in base al Dpr 62/2013 tutti i dipendenti pubblici sono tenuti a rispettare i principi di "Integrità, correttezza e buona fede", quando essi vengano manifestamente violati come nel caso in oggetto e come ben dimostrato dal ragionamento di Rizzo, essi devono rispondere delle loro azioni in sede politica e giudiziaria.
Su come agire si discuterà privatamente con i lettori del blog interessati a non subire l'arroganza del potere, che poossono scrivermi nel blog o al mio indirizzo e-mail: robertobarabino@alice.it
La sanatoria cui alludi è la conseguenza (una delle tante) di un super potere politico che non ha niente a che vedere con la democrazia. Colpa del cosiddetto mondo civile che non fa niente per arginare questa oligarchia (una delle tante, in Italia, che vive sulla pelle degli italiani che non hanno potere: semplicemente uno schifo, sopportato da un individualismo che la dice lunga sull’amore sociale).
Dario
Condivido pienamente la tua seguente affermazione " colpa del cosiddetto mondo civile che non fa niente per arginare questa oligarchia".
E' questo il motivo per cui ho invitato la società civile a mobilitarsi.
Ora basta con le chiacchere.
Con questo sistema non cambierà mai nulla l'ultima speranza sono i 5 stelle vediamo cosa riescono a fare se andranno al governo con questi
partiti non c'e' speranza è un assalto alla diligenza.
Io sono meno pessimista di te, ma quest'ultimo grave scivolone del sistema rischia di far cambiare idea anche a me.
Ora bisogna verificare se Governo e Parlamento sono capaci di rimediare all'errore.
E' un vero schifo. Chissà perché sulla questione Senato e legge elettorale tutti si scannano ma quando c'è da sfilare quattrini ai cittadini tutto fila via liscio nel silenzio.
Queste porcherie sono state sempre fatte, fin da quando il finanziamento pubblico, abolito da un referendum, è stato surrettiziamente ripristinato sotto il falso nome di "rimborsi elettorali".
Ora ci riprovano e ciò che colpisce non è tanto l'impudenza con cui ciò viene fatto, ma la presunzione che anche in questo caso la passeranno liscia per la disattenzione degli italiani e perla loro assuefazione alle "prese per i fondelli".
Forse, però, questa volta si sbagliano.
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