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martedì 15 settembre 2015

Non facciamoci imbrogliare ancora dalla Casta




Pubblico un pregnante articolo di Sergio Rizzo che denuncia il persistere di un grave problema: l’aggiramento delle norme sul finanziamento ai  partiti, che  permette agli stessi di ottenerlo anche in assenza dei previsti controlli da parte della magistratura.
Solo il Movimento 5 Stelle si è opposto alla “leggina” con cui la Casta  sta cercando ancora una volta di gabbare i cittadini.
E’ uno scandalo che deve finire  e la cittadinanza attiva deve attrezzarsi per ottenere questo risultato, smettendola di limitarsi alle lamentazioni di cui sono pieni i commenti agli articoli online dei quotidiani. Bisogna agire, partendo dai fatti, cominciando dal seguente:

L'emendamento che propone la sanatoria ha come primo firmatario la deputata Teresa Piccione del PD ed ex SEL, cui si dovrebbe chieder conto della sua impropria azione nelle opportune sedi istituzionali, compresa quella giudiziaria.

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Un altro colpo alla (poca) fiducia nelle forze politiche
di Sergio Rizzo - Corriere della Sera 10/09/2015


Non è una co­sa se­ria. E vie­ne il so­spet­to che non lo sia mai sta­ta fin dall’ini­zio. Da quan­do tre an­ni fa, sull’on­da dell’in­di­gna­zio­ne po­po­la­re, il Par­la­men­to ap­pro­vò una leg­ge che di­mez­za­va i rim­bor­si elet­to­ra­li, dop­pia­ta un an­no do­po da un prov­ve­di­men­to che ci è sta­to ven­du­to co­me «l’abo­li­zio­ne del fi­nan­zia­men­to pub­bli­co dei par­ti­ti». La pro­va che non è una co­sa se­ria è nel­la leg­gi­na ma­leo­do­ran­te che con­sen­ti­rà il ver­sa­men­to dei sol­di pub­bli­ci spet­tan­ti per il 2013 e il 2014 pur in man­can­za del vi­sto di con­for­mi­tà del­la com­mis­sio­ne in­ca­ri­ca­ta di ve­ri­fi­ca­re i ren­di­con­ti. Pri­ma i par­ti­ti ap­pro­va­no in Par­la­men­to una leg­ge che met­te nel­le ma­ni dei ma­gi­stra­ti il po­te­re di con­trol­la­re i lo­ro bi­lan­ci per po­ter in­cas­sa­re i de­na­ri . Poi pe­rò si sco­pre che la com­mis­sio­ne di quei ma­gi­stra­ti non ha il per­so­na­le suf­fi­cien­te per esa­mi­na­re le car­te, le fat­tu­re e gli scon­tri­ni fi­sca­li. E il bel­lo è che non si sco­pre tre gior­ni o tre set­ti­ma­ne più tar­di, ma tre an­ni do­po! Sem­bra uno scher­zo. Quan­do poi il pre­si­den­te lo de­nun­cia, spun­ta ad­di­rit­tu­ra una pro­po­sta di leg­ge: una leg­ge del Par­la­men­to per af­fian­ca­re ai ma­gi­stra­ti una de­ci­na di im­pie­ga­ti! In so­li tre me­si, pe­rò, da giu­gno a og­gi, non se ne vie­ne fuo­ri. Al­lo­ra ec­co l’ine­vi­ta­bi­le sa­na­to­ria. Un clas­si­co dell’or­ro­re, che sem­bra stu­dia­to a ta­vo­li­no: si ap­pro­va una leg­ge sa­pen­do già in par­ten­za che non sa­rà ap­pli­ca­ta. E po­co im­por­ta se que­sto fiac­che­rà an­co­ra di più la fi­du­cia de­gli ita­lia­ni, già al lu­mi­ci­no, nei po­li­ti­ci. Pur­trop­po an­che in quel­li one­sti e ca­pa­ci, e per for­tu­na ce ne so­no, che sa­ran­no pur­trop­po gli uni­ci a far­ne dav­ve­ro le spe­se. Ci per­met­tia­mo sol­tan­to di da­re un con­si­glio a Lor Si­gno­ri: quan­do l’af­fluen­za al­le ur­ne crol­le­rà di nuo­vo e i son­dag­gi di­ran­no che i cit­ta­di­ni non ne pos­so­no più di que­sti par­ti­ti, per­ché an­dan­do avan­ti di que­sto pas­so fa­tal­men­te ac­ca­drà, non da­te col­pa a ciò che chia­ma­te an­ti­po­li­ti­ca. Per­ché l’an­ti­po­li­ti­ca sie­te voi.

8 commenti:

Antonio Cottinovi ha detto...

Tu scrivi di azioni contro chi ha presentato il progetto di legge, addirittura in sede giudiziaria.
Ma il Parlamento non è sovrano?
Antonio Cottinovi

roberto ha detto...


Il Parlamento sì, ma i singoli deputati no. Ponendo la loro firma su un progetto di legge (soprattutto la prima) si assumono la responsabilità di quanto in esso scritto.
Dato che, in base al Dpr 62/2013 tutti i dipendenti pubblici sono tenuti a rispettare i principi di "Integrità, correttezza e buona fede", quando essi vengano manifestamente violati come nel caso in oggetto e come ben dimostrato dal ragionamento di Rizzo, essi devono rispondere delle loro azioni in sede politica e giudiziaria.
Su come agire si discuterà privatamente con i lettori del blog interessati a non subire l'arroganza del potere, che poossono scrivermi nel blog o al mio indirizzo e-mail: robertobarabino@alice.it

Dario Lodi ha detto...

La sanatoria cui alludi è la conseguenza (una delle tante) di un super potere politico che non ha niente a che vedere con la democrazia. Colpa del cosiddetto mondo civile che non fa niente per arginare questa oligarchia (una delle tante, in Italia, che vive sulla pelle degli italiani che non hanno potere: semplicemente uno schifo, sopportato da un individualismo che la dice lunga sull’amore sociale).



Dario

roberto ha detto...

Condivido pienamente la tua seguente affermazione " colpa del cosiddetto mondo civile che non fa niente per arginare questa oligarchia".
E' questo il motivo per cui ho invitato la società civile a mobilitarsi.
Ora basta con le chiacchere.

Vittorio Bossi ha detto...

Con questo sistema non cambierà mai nulla l'ultima speranza sono i 5 stelle vediamo cosa riescono a fare se andranno al governo con questi
partiti non c'e' speranza è un assalto alla diligenza.


roberto ha detto...


Io sono meno pessimista di te, ma quest'ultimo grave scivolone del sistema rischia di far cambiare idea anche a me.
Ora bisogna verificare se Governo e Parlamento sono capaci di rimediare all'errore.

Unknown ha detto...

E' un vero schifo. Chissà perché sulla questione Senato e legge elettorale tutti si scannano ma quando c'è da sfilare quattrini ai cittadini tutto fila via liscio nel silenzio.

roberto ha detto...


Queste porcherie sono state sempre fatte, fin da quando il finanziamento pubblico, abolito da un referendum, è stato surrettiziamente ripristinato sotto il falso nome di "rimborsi elettorali".
Ora ci riprovano e ciò che colpisce non è tanto l'impudenza con cui ciò viene fatto, ma la presunzione che anche in questo caso la passeranno liscia per la disattenzione degli italiani e perla loro assuefazione alle "prese per i fondelli".

Forse, però, questa volta si sbagliano.