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giovedì 21 gennaio 2016

Sindaca di Colonia: un esempio da non imitare



http://www.ilgiornale.it/sites/default/files/styles/large/public/foto/2016/01/06/1452093382-ansa-20160106161038-16913729.jpg


Di seguito sono riportati due articoli, tratti da Il Giornale e da Huffington Post, riguardanti le incredibili misure predisposte dalla sindaca di Colonia dopo le molestie sessuali di capodanno. Invece che contrastare i molestatori si chiede alle donne di  rinunciare alle proprie libertà.. Il fatto che, dopo violente critiche ricevute, abbia compiuto un passo indietro sulla questione è ininfluente: ciò che conta non è quello che dice ora per convenienza, ma quello che sente e che l’ha indotta all’improvvida decisione.
E' questo abnorme cedimento psicologico che va strenuamante combattuto in Europa perchè, dopo l'implicita  sottomissione, c'è solo la resa senza condizioni ai violenti e agli eventuali mandanti.
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Colonia: introdotto un codice di comportamento per le donne per evitare gli stupri
Il sindaco della città annuncia una serie di regole per evitare il ripetersi delle violenze di Capodanno: vietato girare da sole e dare confidenza agli stranieri
Luca Steinmann - Mer, 06/01/2016 - 19:02
L’amministrazione della città di Colonia ha annunciato che, a seguito delle violenze della notte di Capodanno, introdurrà un codice di comportamento per le donne e le bambine per scongiurare la possibilità che queste siano vittime di stupri o violenze.
Ad annunciarlo è il sindaco della città Henriette Reker, che si è riunita ieri con i massimi esponenti delle forze dell’ordine locali, con i quali ha stabilito di introdurre nuove misure di sicurezza e dichiarato lo stato d’emergenza. La decisione è stata presa dopo che, durante la notte di San Silvestro, la stazione della città è caduta sotto il controllo di circa mille persone di origine mediorientale, che hanno importunato e derubato oltre 100 ragazze. “E’ importante prevenire questi incidenti” ha detto il sindaco.
Il nuovo pacchetto sicurezza prevede anche l’introduzione di un codice di comportamento al quale le donne si devono attenere. Esso verrà presto reso disponibile su internet e le esorterà a mantenersi a “distanza di sicurezza da persone dall’aspetto straniero, di non girare per le strade da sole ma sempre in gruppo, di chiedere aiuto ai passanti in caso di difficoltà, di informare immediatamente la polizia in caso notino persone sospette e di non assumere in pubblico atteggiamenti che possano essere fraintesi da persone di culture altre (andere Kulturkreise)”.
Durante le celebrazioni del Carnevale, uno degli eventi più celebri e tradizionali della città che si terrà a febbraio, verrà aumentata la presenza delle forze dell’ordine sul territorio, il cui compito principale sarà quello di monitorare le persone che si ritiene possano agire nuovamente come a Capodanno. Un occhio di riguardo verrà dato alle persone di origini mediorientali.
Il sindaco ha sottolineato che le misure introdotte non hanno alcuno sfondo razzista o xenofobo. “Non tutti gli aggressori sono dei rifugiati giunti da poco in Germania. Alcuni di loro erano già da tempo conosciuti alle forze dell’ordine. Se alcuni richiedenti di asilo sono colpevoli verranno presi provvedimenti, ma ciò non deve indurre a reazioni discriminatorie nei loro confronti”.
Heriette Beck è da sempre un’attiva sostenitrice e fautrice delle politiche di accoglienza dei migranti. Per questo lo scorso ottobre era stata gravemente ferita da un estremista di destra, che l’aveva accoltellata alla gola lasciandola in fin di vita per diverso tempo.
15 gennaio 2016 Huffpost Italy

Il consiglio anti-stupro della sindaca di Colonia è roba da Medioevo

Pubblicato: 06/01/2016 15:44 CET Aggiornato: 06/01/2016 15:44 CET
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A volte succede. Quando accadono episodi bestiali come le molestie sessuali di massa a Colonia nella notte di Capodanno, la tentazione di rispondere con misure medievali è molto forte.
Eppure sorprende che a cadere in questa tentazione sia la sindaca di Colonia, Henriette Reker, avvocata e donna certamente di aperte vedute. Probabilmente scossa per quanto accaduto nella sua città, Reker ha annunciato un codice anti-stupro per le donne che verrà messo online sul sito del Comune: "E' importante prevenire questo tipo di incidenti", ha detto.
Tra i consigli che andranno a formare il "codice di condotta" c'è anche quello di tenersi lontane dagli sconosciuti "a una distanza equivalente a un braccio", oltre a rimanere vicine al proprio gruppo di amici, chiedere aiuto ai passanti se necessario e denunciare alla polizia qualsiasi tipo di molestia sessuale.
Sembrano suggerimenti di buon senso, in realtà potrebbero essere stati pensati a Raqqa, oppure a Teheran. Perché invece di stigmatizzare gli uomini che hanno commesso questi atti di molestia, in gruppo come le fiere, la sindaca preferisce focalizzare la propria attenzione sulle probabili vittime di queste aggressioni, e cioè le donne, dando a loro il compito di prevenire in parte le possibili violenze. Fortunatamente la Reker non suggerisce alle ragazze di evitare le minigonne, ma poco ci manca.
Henriette Reker è appena stata eletta, e proprio alla vigilia della sua vittoria è stata vittima di una aggressione xenofoba poiché appoggia l'accoglienza e l'integrazione dei rifugiati. Probabilmente per evitare pericolose sovrapposizioni tra gli stupratori di Capodanno e i profughi, ha deciso di eliminare dal discorso gli autori delle violenze sessuali.
Ma in questo modo ha compiuto un errore culturale madornale, solitamente attribuito alle persone meno civilizzate e meno avanzate in materia di diritti delle donne: l'errore è quello di pensare che deve essere prima di tutto la donna a evitare qualsiasi atteggiamento o comportamento che potrebbe metterla nel pericolo di subìre una molestia.
Questo tipo di atteggiamento culturale sta alla base del burqa e delle limitazioni che in molti paesi di cultura musulmana sono la normalità per le donne: perché l'uomo è considerato incapace di trattenere gli impulsi, esattamente come è accaduto nella notte di Capodanno a Colonia, e dunque deve essere la controparte femminile a prendere sensati e razionali provvedimenti.
Purtroppo è un sostrato culturale ben presente anche in Occidente, e lo dimostrano le accuse "di popolo" che a volte vengono rivolte alle donne stuprate, prese poco seriamente o comunque accusate di una certa complicità con i carnefici.
La sindaca Reker forse pensa che stare lontane dagli sconosciuti - bianchi, arabi o neri che siano - faciliterà le cose. Forse pensa che negli autobus all'ora di punta ci saranno meno mani morte e meno abusi sessuali perché le ragazze saranno più accorte - oh, come non averci pensato prima! Forse spera che nessun potenziale stupratore si avvicinerà, se vedrà la reticenza e l'accortezza della vittima. Non stupisce che in Germania il "consiglio" sia subissato di critiche e venga già ridicolizzato ovunque.

22 commenti:

Laura Banchelli ha detto...

Con quei" consigli" la sindaca testimonia già' un passo verso l'asservimento alla cultura islamica

roberto ha detto...


Esatto. Ed è proprio ciò che l'Europa e gli europei devono evitare.

Si può avere il massimo senso di accoglienza verso chi proviene da altre culture, senza rinnegare i valori della propria che - soprattutto per quanto concerne il rispetto delle donne - sono costati lunghelotte, peraltro non ancora concluse.

Roberto

Franco Trotta ha detto...


Caro Roberto,
la sindaca ha le sue colpe ma, come si dice, il difetto sta nel manico cioè nella Merkel con la sua politica delle porte aperte, poco meditata e molto pericolosa.
E' a quella politica che bisogna opporsi.

Cordiali saluti.
Franco

roberto ha detto...


Concordo con te e ti segnalo che, per varie ragioni fra cui quelle che dici, dedicherò il prossimo post proprio alla Merkel,sul tema immigrazione ma non solo.
Grazie dello stimolo.

Saluti. Roberto

Dario Lodi ha detto...


Sono d'accordo. Dario

roberto ha detto...


Mi fa oiacere, grazie.
Roberto

Elena Passerini ha detto...

il post in oggetto sembra credere come fosse oro colato alle "notizie" cucinate da media molto poco professionali, che mostrano ancora una volta nient'altro che l'antica e redicatrissima crudeltà nei confronti delle donne, con particolare acredine contro le donne al potere, mostrate come delle imbnecilli assolute, indege della loro carica (che tornino a fare la calza!, questa sembra la logica conseguenza, per chi crede a questa importazione).
La politica è stata sostanzialmente monopolio maschile per millenni. Qui c'è una sindaca, che affronta e ha affrontato violenze estreme, coltellate incluse, che dice delle cose un tantino diverse, che rivelano conflitti pesanti sia con gli uomini della Polizia, che hanno gestito in modo catastrofico Silvester, sia con i media che sguazzano nella notizia con modalità che definire "giornalistiche" sembra un insulto alla professione.

http://www.stadt-koeln.de/politik-und-verwaltung/presse/rekerkeine-ablenkung-von-verantwortlichkeiten
http://www.stadt-koeln.de/politik-und-verwaltung/presse/oberbuergermeisterin-reker-zur-informationslage-nach-den-uebergriffen-der-silvesternacht
http://www.stadt-koeln.de/politik-und-verwaltung/presse/es-geht-nur-mit-mehr-sicherheitskraeften-und-mehr-technischer-ausstattung-2


Dunque prima di commentare una "notizia", bisognerebbe accertarsi che sia apunto una notizia, che parla della realtà.
Non uno dei soliti viscerali attacchi contro le donne, sopratttutto se vittime e soprattutto se potenti.

Alla prossima
Elena

roberto ha detto...

Hai dato tre link a comunicati del Comune di Colonia. Nel primo la Sindaca si lamenta di non essere stata informata tempestivamente dalla polizia di quanto accaduto; nel secondo rinforza tale lamentela e afferma che è venuto meno il rapporto di fiducia con la stessa; nel terzo indica i provvedimenti presi per migliorare la sicurezza in città e conclude dicendo “ La rappresentazione parziale data da alcuni mezzi d’informazione dà l’impressione che le mie iniziative di prevenzione sarebbero strettamente limitate a suggerimenti di comportamento per le donne e le ragazze. In realtà su richiesta di un giornalista ho richiamato l’attenzione su quanto già esiste in termini di prevenzione per le giovani donne (opuscoo “Rendi le feste sicure”). Se da questo è venuto un malinteso, mi dispiace”

Non mi sembra che la Sindaca smentisca quanto riportato dai media tedeschi e poi ripreso da quelli italiani. Semmai conferma che “voce dal sen fuggita più richiamar non vale”, come ho sostanzialmmente scritto nell’introduzione ai due articoli pubblicati nel post.
Non credo proprio che si possa accusare i miei post di essere un attacco alle donne. Semmai sono un riconoscimento che bisogna trattare donne e uomini allo stesso modo, quando fanno bene o quando sbagliano. Altrimenti si ricade nell'orrendo "politically correct", che vuol dire fare un trattamento di favore a chi ideologicamente riteniamo svantaggiato (anche quando non lo è)
Ciao.
Roberto

Umberto ha detto...

Accanto ai meritati commenti favorevoli alla tua iniziativa – ai quali mi unisco – trovo anche una difesa della sindachessa (si dice così?), vittima di attacchi perché colpevole di aver emanato disposizioni che andrebbero bene se fossero da osservare in un Sultanato del Golfo anziché a Colonia. Criticare chi critica significa essere d’accordo con il criticato e con le sue idee e azioni: ne prendiamo nota, e prendiamo miglia di distanza da chi si professa femminista e nel contempo si associa a misure che definire offensive è rimanere ben al di sotto della realtà. E’ in opera una subdola azione (che vorremmo sperare involontaria) di demistificazione degli assalti organizzati alle donne: non si trovano esplicitamente scuse per i colpevoli, ma si attacca implicitamente il comportamento delle donne. L’editto del sindaco di Colonia è esattamente questo: un attacco alle donne, con buona pace di chi non lo ha capito.

roberto ha detto...

Ho usato il termine femminile sindaca per evidenziare che chi prendeva certe posizioni non proprio favorevoli alle donne era una persona dello stesso genere. Da un punto di vista linguistico credo che sindaca e sindachessa vadano entrambe bene (così mi risulta da una breve ricerca in internet)
Non demonizzerei però chi usa, anche per le donne, il termine sindaco perchè così è designato formalmente il ruolo che la persona ricopre. Naturalmente costui sarebbe probabilmente accusato di maschilismo, ma poco importa.
Il rispetto delle donne non si deduce dalla terminologia usata, spesso indice di mero perbenismo, ma dalla sostanza di ciò che si dice.

Lorenzi Peter ha detto...

SONO COMPLETAMENTE D'ACCORDO CON IL SINDACO DI KOLN . UN PLAUSO A LEI , ALLA MERKEL E ALLA GERMANIA TUTTA


( Legga l'articolo di fondo di Taino oggi sul Corriere/Sera) !!

roberto ha detto...

Ho letto l'articolo di Taino, esperto statistico del Corriere, che mostra come la decisione di aumentare il tasso d'immigrazione presa lo scorso anno dalla Merkel è in linea con la politica passata mirante ad acquisire risorse per lo sviluppo del Paese. Così facendo, scrive Taino " la Germania non ha solo sotterrato il mito della razza pura. Ha anche imparato a gestire gli immigrati". L'autore dice che la sfida è più difficile che in passato ma che anche integrare italiani, spagnoli, greci e turchi non è stata una passeggiata.
Non ho nulla da obiettare a questo ragionamento ma ho forti perplessità sul quanto, sul quando e sul come questa operazione verrà realizzata. Ne parlerò nel prosssimo post.

Edvige Cambiaghi ha detto...

davvero roba da Medioevo ciò che pensa e dice la sindaca di Colonia: ogni cedimento alla prepotenza è una sconfitta per la nostra libertà di donne e cittadine. Mi sembra che il messaggio islamico maschile sia abbastanza chiaro: spaventare per sottomettere e conquistare ogni potere....
ciao
eddi

roberto ha detto...


Sull'intenzione dei molestatori di "spaventare per sottomettere" non c'è alcun dubbio. Che poi gli eventi di capodanno siano in qualche modo legati alla strategia di conquista dell'Europa, elaborata dall' islamismo radicale e perseguita dall'Isis, è da verificare.
Comunque bisogna tenere gli occhi ben aperti e non cedere ad alcuna prepotenza.

Ciao. Roberto

Unknown ha detto...

Caro Roberto,
letti anche ivari cmmenti precedenti, non mi sento sufficientemente al corrente delle vicende trattate, per poter formulare un parare ragionato.
Per formulare un criterio generale, a mio avviso chi commette un'aggressione non ha scusanti; sempre per amor della generalità, son da mettere a fuoco i principi da adottare nel caso di reazione a provocazione (vedi negozianti che sparano sugli aggressori, ecc.). Ma nel caso di Colonia, provocazioni (di quelle che innescano una reazione, perciò provocazioni dirette e finalizzate) non ve ne sono proprio state. Ergo, nessuna scusante.

Vorrei sdrammatizzare la posizione del sindaco, classificandola come suggerimenti di prudenza: anch'io, quando mi capita per necessità di girare in certi posti di Milano, tiro dritto a guardo a terra.
Certo è che un conto sono i suggerimenti di prudenza della mamma, che li dice sottovoce, un conto sono le disposizioni ufficiali che, dette ad alta voce, non possono che apparire retrive.

Ho notato che si moltiplicano anche da noi la iniziative di acculturamento degli immigrati, nuovi e non nuovi, sui nostri costumi (es. recentemte a Brescia le "lezioni" sulla Costituzione Italiana). Questa certamente è la via che tronca definitivamente alla radice il ricorso alla giustifiacnte della "provocazione", sia in tema di rapporti con le persone che in tema di rapporti con i simboli religiosi, come a dire: "caro immigrato,noi siamo fatti così ... , i nostri comportamenti hanno questi significati ... , tu ora lo sai e rispetti la nostra diversità rispetto a te e noi rispettiamo la tua diversità rispetto a noi, fatto salvo l'obbligo da parte tua di rispettare la nostra legge (vedi libertà personale anche per le donne, ecc.)".

roberto ha detto...

Come giustamente dici non possono esserci scusanti per un'azione di massa organizzata che mirava ad umiliare, molestare sessualmente ed anche derubare e alla quale le vittime nion avevano dato alcun appigliio se non la loro libertà.
Circa la Sindaca, può essere che avesse buone intenzioni, ma chi ricopre una carica pubblica di quella portata non può comportarsi come farebbe una semplice mamma, senza calcolare le conseguenze politiche di quanto dice (lo stesso vale per la Merkel in tema d'immigrazione).
La via mestra per evitare che anche da noi possano accadere cose simili è certamente uno sforzo vero di integrazione del tipo di quelli da te citati e, soprattutto, rigore nel far rispettare le leggi, sia agli immigrati che agli italiani: se usassimo criteri diversi non saremmo credibili.

Marco Preioni ha detto...

La mia domanda è: "Dove erano centinaia di maschi germanici mentre centinaia di loro ragazze si buttavano in piazza a farsi palpeggiare dai nordafricani ?". Nella contabilità qualcosa non torna, a meno che si voglia ammettere che molti tedeschi sono froci e molte tedesche si riforniscono di droga dagli spacciatori magrebini. Ma la stessa cosa succede a Torino, a Milano, a Roma a Londra ed a Parigi. Solo che se ne dà diversa notizia, anzi, non notizia.
Possiamo generalizzare: è tutta l' Europa che sta andando a ramengo !
ciao
marco preioni

roberto ha detto...

Dato che le molestie sono avvenute, a Colonia, nella piazza della stazione, la maggior parte delle ragazze passava necessariamente da lì uscendo dalla stazione per recarsi in centro; certo non vi si buttavano per farsi palpeggiare.
ciao
Roberto

roberto ha detto...

Rispondo ancora a Marco.

Le tue affermazioni nei confronti delle donne tedesche umiliate e dei maschi sono gravemente e gratuitamente offensive. Ti prego di astenerti, in futuro, da commenti di questo tipo. Se si dovessero ripetere non verranno pubblicati o saranno cancellati.

Lorenzi Peter ha detto...

Non mi risulta che nella notte di S.Silvestro delle donne tedesche ci abbiano rimesso la vita anche se piu' di una è stata maltrattata in maniera delittuosa ed oscena : prima di giudicare gli altri guardiamo in casa propria e non dimentichiamoci dei tanti femminicidi tipicamente made in Italy che ogni anno mandano al cimitero centinaia di donne : non si puo' assolutamente giustificare quanto avvenuto a Colonia e in altre città del nord-europa ( gli emigrati sono spesso socialmente esclusi e la loro frustrazione sale proprio in queste occasioni dove tutti gli altri socializzano) ma questi intollerabili atteggiamenti non sono assolutamente paragonabili con gli omicidi tra le mura casalinghe,spesso per motivi futili o egoistici).


pe lo

roberto ha detto...

Nessuno ha detto che ci hanno rimesso la vita ed io non sottovaluto certo la piaga dei femminicidi di casa nostra, che è più grave dei fatti di Colonia
Ciò non toglie che, come cittadini europei, abbiamo il diritto di dire la nostra su quanto succede all'estero, soprattutto se comportamenti sbagliati delle autorità possono favorire il ripetersi di fenomeni atti a fomentare la paura e creare gravi equivoci nei rapporti con il mondo islamico, con potenziali devastanti conseguenze sull'intero teritorio europeo.

Roberto

roberto ha detto...

Purtroppo si è verificato in Europa un altro grave atto di sottomissione ai presunti desiderata altrui, con l’incredibile vicenda delle statue romane inscatolate per non turbare il presidente iraniano. E’ una vicenda che ha fatto il giro del mondo e ci ha messo alla berlina anche nei confronti degli stessi iraniani che si sono sentiti offesi per il fatto di essere trattati come dei barbari, quando nel loro Paese ci sono statue e ritratti rappresentanti dei nudi.
La faccia tosta con cui Renzi e Franceschini hanno asserito di non saperne nulla, senza prendere alcun provvedimento nei confronti del colpevole, è una vera presa in giro degli italiani.
Il fatto che ci siano in ballo affari per 17 miliardi aggrava la situazione perché vuol dire che siamo disposti ad offendere la nostra cultura e a farci ridere dietro per denaro.
Il Governo dovrebbe chiedere scusa per questa orrenda figura.