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sabato 21 marzo 2015

Lotta alla corruzione tramite la trasparenza



Milano, 20 marzo 2015

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
p.c.: Membri del Parlamento

Oggetto: lotta alla corruzione tramite la trasparenza

Gentile Presidente,
desidero anzitutto complimentarmi con Lei per l’efficace opera di “moral suasion”  esercitata nei confronti del Ministro Lupi , che lo ha indotto a prendere la giusta decisione di dimettersi.
La cosa cha mi ha maggiormente colpito nello scandalo delle Grandi Opere è il fatto che gli innumerevoli organi di controllo che esistono nel Governo, nel Parlamento e in altre Istituzioni non siano stati in grado di rilevare che un singolo soggetto (Stefano Perotti) è stato incaricato della Direzione dei lavori di molte fra le maggiori opere pubbliche del Paese, mettendolo in grado, fra l’altro, di far approvare  cospicue varianti in corso d’opera che hanno portato ad una lievitazione dei costi anche del 40%, come segnalato dal Capo della Procura di Firenze. E’ importante, a questo proposito che venga rivista la “Legge Obiettivo” del 2001 che consente al General Contractor di nominare  il Direttore dei Lavori, perché ciò  crea una sostanziale confusione e collusione fra controllore e controllato, che favorisce le pratiche corruttive. Questa norma è stata definita “criminogena” dal Commissario Anticorruzione Cantone.
 Ma un provvedimento efficace sarebbe anche quello di mettere realmente i cittadini in grado di esercitare il controllo sull’operato della Pubblica Amministrazione che il Decreto 33/2013 sulla Trasparenza affida loro. Dopo lo scandalo di Mafia Capitale ho dato vita, tramite il mio blog,  al “Progetto Trasparenza” mirante ad utilizzare le norme del predetto decreto per esercitare un controllo sugli appalti, iniziando dalle Amministrazioni comunali, dato che a questo livello si sono manifestate rilevanti anomalie    ( Mose a Venezia, Mafia Capitale a Roma, Expo a Milano). Le verifiche da noi fatte tramite le sezioni di “Amministrazione Trasparente” di numerosi comuni, anche con l’ausilio di soggetti operanti in tali istituzioni, ci hanno portato a concludere  che le norme sulla trasparenza, pur essendo efficaci nel mettere il cittadino in grado di orientarsi e fruire dei servizi pubblici, non lo sono a fini di controllo. E’ indispensabile, quindi, che venga fatto un passo avanti affinché la normativa vigente venga adeguata al principio della “total disclosure” che caratterizza il “Freedom  of information act” americano. So che esiste un’ altra associazione  che si ispira a tale legge (www.foia.it)   e che si sta battendo per ottenere il predetto risultato, le cui istanze andrebbero, a mio avviso, attentamente valutate.  Ovviamente anche noi siamo disponibili a dare un contributo in questa direzione.
Invito pertanto il Governo e i membri del Parlamento, che ricevono in copia la presente comunicazione, ad avviare concrete iniziative sui due temi trattati, coinvolgendo opportunamente la cittadinanza attiva.
La ringrazio per quanto vorrà fare  e La saluto cordialmente.
Roberto Barabino
Blog “La politica dei cittadini” (www.civicum.blogspot.com

12 commenti:

Antonio ha detto...

Lupi se ne doveva andare, anche perchè non si rendeva neppure conto della gravità dei suoi comportamenti.
Ma cos pensi dei quttro sottosegretari indagati, che restano al loro posto?
Antonio

roberto ha detto...

Che dovrebbero andarsene anche loro e che non avrebbero dovuto essere messi in tale incarico.
Dobbiamo pretendere che in posti di responsabilità pubblica ci siano solo persone senza ombre.

Roberto

Franco Trotta ha detto...

Quando Lupi era assessore all’edilizia a Milano ha favorito la lobby dei costruttori e la cementificazione selvaggia, poi da ministro si è ripetuto con le grandi opere . Ora qualcuno, con una bella faccia di bronzo, lo ripropone come candidato sindaco del capoluogo lombardo. Ma qui non lo vuole nessuno perché il Lupi perde il pelo ma non il vizio.
Franco

roberto ha detto...

Sono d'accordo: il segno lasciato da Lupi in città è stato pessimo e dopo quello che emerge dall'inchiesta di Firenze, è opportuno che stia defilato, altrimenti andrà incontro a grosse delusioni.

Roberto

Anna Bencini ha detto...

A seguito dell’ultimo scandalo il Cardinale Bagnasco ha parlato del malaffare che sta diventando regime e ha chiesto agli onesti di protestare senza deprimersi. Sono parole chiare, frutto della svolta data da Papa Francesco. Bisogna proseguire su questa strada con fermezza, come tu stai facendo meritoriamente, e i politici dovrebbero dare risposta, come partiti o come singoli, alle tue richieste di migliorare le norme sulla trasparenza.
Ciao. Anna

roberto ha detto...

Del malaffare ha parlato oggi a Napoli anche il Papa, che ha detto "la corrzione puzza" ed ha invitato a reagire con forza. Gli ha fatto eco Don Ciotti da Bologna dicendo "corruzione e mafie sono due facce della stessa medaglia". Più chiari di così.....!
Puoi sta certa che la nostra battaglia proseguirà.
Un saluto
Roberto

Edvige Cambiaghi ha detto...

fra l'altro Perotti sta dietro anche alle metro milanesi, la 4 e la 5, che stanno devastando Milano sacrificando centinaia di alberature di pregio e causando inquinamento a gogò, dato dal cospicuo traffico di camion...

ciao

eddi

roberto ha detto...

Giusta osservazione. Penso che l'Autorità Anticorruzione stia già verificando con attenzione tutti gli appalti in mano a Perotti e provveda di conseguenza.
Comunque teniamo gli occhi aperti.
Ciao.
Roberto

roberto ha detto...

Desidero fare alcune precisazioni in merito alla risposta che ho dato ad Antonio.
Confermo la necessità che gli incarichi di Governo non vengano assegnati a persone indagate perchè abbiamo bisogno di "tolleranza zero" verso i comportamenti impropri dei politici, dopo tanti hanno in cui si è chiuso un occhio sulla faccenda.
Venendo, però, da un passato di ampio lassismo, i casi oggi in discussione vanno valutati con attenzione ed equilibrio: non mi sentirei di buttare la croce addosso, ad esempio. al Sottosegretario Faraone, accusato di aver fatto spese ingiustificate per la cifra non certo pazza di 3000 euro.
C'è da considerare anche l'esigenza che l'avviso di garanzia non diventi, come è stato talvolta in passato, uno strumento per tarpare le ali dei politici.
C'è un grande bisogno di serietà, correttezza e moderazione da parte dei politici, dei magistrati ed anche dei giornalisti che spesso esagerano le cose: ad esempio, Il Fatto Quotidiano ha titolato a tutta prima pagina nei giorni scorsi "Renzi si tiene Lupi e attacca i giudici", cosa poi smentita dai fatti.

Unknown ha detto...

L'Italia doveva cambiare verso.
A questo punto è urgente che venga messa mano alla legge appalti almeno per i seguenti punti:
- nessun concessionario unico
- progetti e costi validati da terzi
- ribassi in offerta tecnicamente giustificati su controllo di terzi
- direttore lavori terzo rispetto alle parti
(altri più esperti sapranno aggiungere i pochi punti necessari per garantire l'assenza di collusioni)
Ricordandosi di specifcare che le nuove norme sostituiscono le vecchie di pari argomento.

Chissà se così anche si risparmia e si riesce a diminuire le tasse.

roberto ha detto...

Condivido le tue proposte.
Vorrei segnalarle ad una persona che di appalti s'intende e che potrebbe contribuire a completarle.
Poi ne parliamo.


Guido ha detto...

Ben detto. Condivido in pieno.
Il problema non è Lupi o chi per lui, ma la mancanza di controlli