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mercoledì 18 marzo 2015

Rimozione del Ministro Lupi



18 marzo 2015

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
p.c.: Membri del Parlamento

Oggetto:  Corruzione sulle Grandi Opere e necessità di rimuovere il Ministro delle Infrastrutture

Gentile Presidente,

rispondendo alle irrituali e improprie osservazioni del Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati sul Governi che avrebbero “schiaffeggiato i magistrati e carezzato i corrotti”, Lei ha giustamente  detto che con le Istituzioni non si scherza e che è triste che il rappresentante di un’importante categoria di servitori dello Stato usi parole così avventate.
Il rispetto per le Istituzioni deve valere, a maggior ragione, per chi le presiede ed è questo il motivo per cui  il Ministro Lupi non può restare al suo posto: il fatto che non sia stato in grado di controllare l’operato di un alto burocrate, assai chiacchierato e plurindagato, che, a quanto risulta dalle indagini, ha messo in piedi il più grande sistema corruttivo mai apparso nel nostro Paese, lo rende politicamente responsabile. La responsabilità politica è oggettiva e prescinde totalmente dal fatto che il Ministro non sia indagato e sia, come lui afferma, “una persona onesta”. L’incapacità  del Ministro di esercitare il controllo sugli apparati burocratici da lui dipendenti appare correlata anche alla sua  scarsa competenza, che è emersa in modo inconfutabile da una telefonata con Incalza in previsione di un’intervista ad un quotidiano sul tema delle grandi opere.
Il positivo lavoro che il Governo ha fatto, con la nomina del Presidente dell’Autorità Anticorruzione  e la proposta di norme più stringenti in materia, non può essere vanificato dalla permanenza in un ruolo delicatissimo di una persona non all’altezza. Se il Ministro Lupi non avesse la sensibilità istituzionale di fare un passo indietro, per rispetto del Governo di cui fa parte e del Dicastero che presiede, spetterebbe a Lei prendere le decisioni conseguenti.
Per cambiare verso al nostro Paese e renderlo attrattivo anche per gli investitori internazionali è necessario porre la parola fine alle manchevolezze politiche che consentono e alimentano una corruzione dilagante.  Lei è chiamato ad una prova ineludibile e determinante, sulla quale non può fallire e che sarà attentamente valutata dagli elettori.
La ringrazio dell’attenzione e La saluto cordialmente.

Roberto Barabino
 Blog “La politica dei cittadini” ( www.civicum.blogspot.com )

11 commenti:

Dario Lodi ha detto...

Come vedi, caro Roberto, il dissanguamento continua. Sarei ansioso mi indicassi dove sia la parte sana della politica. Forse nel M5S, in parte (nel senso che esiste tanta incompetenza). In fondo, sono un deluso ingenuo.

Dario

Anonimo ha detto...

sono d'accordo, ma che dire del ministro Poletti, anche lui non indagato, ma che non ha saputo - nella migliore delle ipotesi - o voluto contrastare quello che succede nelle cooperative, non solo a Roma
Andrea

Gianmaria Scapin ha detto...

Tutti danno ragione al M5S senza saperlo perchè nessuno in Italia diffonde quello che quotidianamente propone o sollecita come in questo video un anno fa.
http://www.beppegrillo.it/2014/07/incalziamoincalza.html

Cioè o il M5S sono dei maghi che sanno tutto (Vedi Expo come sarebbe finito ...solo il 5 stelle ha fatto le battaglie, Idem per la Tav...)

Spero solo che non arrivi troppo tardi a governare come sta succedendo alla Grecia.

Gianmaria Scapin ha detto...

Vi ricordo che la legge anticorruzione è stata presentata dal M5S e bocciata dal PD il giorno dopo l'elezione del Presidente della Repubblica.

roberto ha detto...

Rispondo a Dario:
Sì, la corruzione dilaga e, per questo, dobbianmo essere sempre meno tolleranti verso i comportamenti impropri. A mio avviso in tutte le forze politiche ci sono persone serie e qualificate, non coinvolte nei fenomeni corruttivi: non si può fare di tutta l'erba un fascio.
I 5 Stelle, che hanno rinunciato a parte delle loro prebende, sono probabilmente meesi meglio della media per quanto concerne il tasso di onestà. Comunque per far decadere la fiducia non occorre che un politico sia un ladro; basta che non abbia saputo controllare l'azione dei suoi collaboratori che si siano rivelati disonesti.

Roberto

roberto ha detto...

Rispondo ad Andrea:

Anche la situazione di Poletti è indubbiamente critica: la foto che lo ritrae a cena con Buzzi ed altri personaggi indagati, è molto imbarazzante, ma non vi sono intercettazioni che provino sue scorrettezze o collusioni.
Inoltre, a differenza di Lupi, Poletti non era il responsabile politico per gli appalti assegnati alla cooperativa 29 giugno e per la gestione dei centri di accoglienza. Il Sindaco Marino ha opportunamente rimosso l'Assessore ai Servizi Sociali di Roma, che non aveva visto cosa avveniva nei campi Rom gestiti da Mafia Capitale, e l'Assessore alla Trasparenza e all'Anticorruzione è stato tolto di mezzo dalla Magistratura.

Roberto

roberto ha detto...

Rispondo a Gianmaria:

Il lavoro anticorruzione del Movimento % Stelle è altamente meritorio mentre la posizione del PD è stata, nel tempo, certamente ambigua, perchè in molte inchieste sul malaffare sono stati implicati vari suoi esponenti, anche di spicco.
Devo dire però che Renzi ha capito che su questo tema il Paese si gioca il futuro e, volendone essere protagonista, si sta dando da fare con convinzione.
Sarebbe opportuno che il Movimento 5 Stelle accettasse la collaborazione che il Premier ha offerto, per ora sulla riforma della RAI e premesse per estenderla al tema di cui stiamo parlando.

Roberto

Laura Banchelli ha detto...

A proposito di ciò',mi ha molto sorpresa la posizione netta di Cacciari,espressa a " Piazza Pulita",l'altra sera. Non so se l'hai sentita,ma diceva che assolutamente il ministro NON doveva dimettersi,poiché' non era indagato!..

roberto ha detto...

Ho visto la trasmissione ed anch'io sono rimasto sorpreso. Evidentemente anche una mente fina come Cacciari può cadere nella trappola dell'ipergarantismo, che va per la maggiore in Italia, per cui chi non è indagato è automaticamente immacolato, anche quando ha colpe politiche evidentissime. Nei Paesi anglosassoni sarebbe bastato molto meno di quanto emerso ad esempio, l'accettazione di costosi regali da psarte di Lupi e di suo figlio)per costringerlo alle immediate dimissioni.
Bisogna che noi italiani diventiamo, almeno in questo, più anglosassoni.

Edvige Cambiaghi ha detto...

ben detto e scritto.

Grazie e continuiamo a sperare in un futuro migliore...

Ciao

eddi

roberto ha detto...

Credo che tutti noi possiamo contribuire alla creazione di un futuro migliore continuando ad esprimerci con serietà e franchezza, e senza isterismi, sui temi caldi della situazione politica.
Ciao.
Roberto