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domenica 3 luglio 2011

Bersani & Alfano

Una delle cose che mi ha sempre infastidito in certi esponenti della sinistra è  stata la loro supponenza nei confronti di chi appartiene al centrodestra: a loro avviso appartenere al centrodestra voleva dire o essere stupidi o essere in malafede.
Ci sono volute sconfitte elettorali ripetute perchè la sinistra si rendesse conto che non avrebbe potuto esorcizzare l'opinione dei moderati solo con l'invettiva. Tuttavia il riflesso condizionato permane, almeno in parte. Basta vedere la reazione di Bersani, Segretario del PD, alla nomina di Alfano a Segretario del PDL, il maggior partito del Paese; ha detto Bersani, con un sorriso ironico " E' il segretario del PDL o il segretario del Presidente?" Non c'è nulla di formalmente offensivo in questa domanda ma c'è sicuramente una caduta di stile, che può irritare come un'offesa, ricordando agli elettori che la sinistra è troppo spesso condizionata dai pregiudizi. Di Pietro, nel suo nuovo ruolo di oppositore attento anche ai moderati, lo ha rimarcato immediatamente dicendo "ci vuole più rispetto".
Si è fatta, inoltre, molta ironia sull'intenzione di Alfano di costruire "il partito degli onesti", ma mi pare che la recente vicenda delle mazzette all'ex responsabile trasporti del PD (vicenda ENAC) confermi che solo chi è senza peccato può scagliare la prima pietra.

Se si vuole costruire una politica più attenta alle esigenze dei cittadini, come questi ultimi hanno sonoramente chiesto con il voto amministrativo e referendario, non è solo il centrodestra che deve darsi una regolata.
Il centrosinistra, se vuole creare un'opposizione credibile, deve smetterla con la sua spocchia, rispettare gli avversari e fare proposte sensate e sistemiche. Non basta solo dire no a tutto ciò che fa il governo . Visto che Bersani, per tutta la campagna delle amministrative e dei referendum ci ha propinato infinite volte il suo mantra" non dobbiamo occuparci di Berlusconi ma dei problemi del Paese",  lo invitiamo a darsi una mossa, come gli ha ripetutamente chiesto Di Pietro, e a dirci cosa farebbe il PD e magari l'opposizione di centrosinistra nel suo insieme, per evitare il default del debito pubblico italiano e, contemporaneamente, innestare un positivo ciclo di sviluppo.

Ad Alfano voglio fare anzitutto complimenti e auguri per il difficile compito che si è assunto e la richiesta di non disattendere i chiari messaggi ricevuti dalle urne: non si possono riproporre provvedimenti sui pubblici servizi, sull'energia, sulla giustizia che facciano rientrare dalla finestra ciò che i referendum hanno cacciato dalla porta. Purtroppo abbiamo avuto tristi esperienze al riguardo: il finanziamento pubblico ai partiti, annullato con un referendum, è stato ripristinato e altrettanto ci si apprestava a fare col nucleare. Ma i cittadini sono ora vigilanti: se  questi tentativi dovessero ripetersi, sarebbero la causa certa di una sconfitta del centrodestra alle prossime elezioni politiche.
Deve cessare anche la "macchina del fango" con cui si è cercato di demolire gli avversari politici (si vedano le false accuse fatte dalla Moratti a Pisapia a Milano e tanti altri episodi).

Se il centrosinistra deve smetterla con la spocchia, il centrodestra deve  smetterla con la diffamazione.

2 commenti:

Celio ha detto...

finalmente un'analisi centrata e sopra le parti, come non succede più, purtroppo ,leggendo la stampa,che risulta immancabilmente schierata.
Celiano

roberto ha detto...

Hai colto esattamente il mio intento che è quello di valutare i fatti per quello che sono e non in funzione della parte politica di provenienza.
Anche se l'obiettività è un assoluto impossibile da raggiungere , mi sforzo almeno di non essere partigiano.
In ciò sono aiutato dalla "rivoluzione di maggio" di cui ho parlato nel primo post di questo blog, che ha sancito la legittimità ( e direi quasi il dovere) di scegliere fra diverse proposte politiche non in base ai propri orientamenti ideologici ma in base a criteri di utilità.
Per questo, pur essendo un moderato e quindi ideologicamente più vicino al centrodestra, guardo con attenzione le proposte del centrosinistra che tengono conto del bene comune, come è stata la proposta referendaria di Di Pietro.