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giovedì 14 luglio 2011

Un plauso alla maggioranza e all' opposizione

Nel mio post del 7 luglio scrivevo, a proposito dell'elevatissimo e crescente debito pubblico italiano:  "Ma ora i nodi sono venuti al pettine e la politica del rinvio non è più possibile, pena la bancarotta finanziaria del Paese". Il giorno successivo iniziava l'attacco dei mercati all'Italia causato da un approccio titubante al problema, frutto degli eccessivi contrasti esistenti nella maggioranza e fra questa e l'opposizione.
Di fronte alla minaccia mortale che veniva portata all'Italia ed anche grazie all' incisivo intervento di "moral suasion" del Capo dello Stato, le forze di governo e quelle di opposizione hanno saputo trovare, pur nelle differenti sensibilità e valutazioni, uno spirito di unità nazionale che ha consentito di correggere la manovra, accogliendo sensate richieste delle seconde, e di garantirne l'approvazione in tempi straordinariamente brevi, anche rispetto agli standard internazionali.
Ciò ha fatto dire a Mario Monti in un articolo pubblicato contemporaneamente sul Corriere della Sera e sul Financial Times del 14 c.m. "Ma certo si può dire che la reazione di cui ha dato prova l'Italia è stata davvero notevole. Tanto più in un Paese nel quale pochi avrebbero scommesso di vedere una reazione così, mentre  molti hanno in effetti "scommesso", muovendo i loro fondi contro l'Italia, che questa reazione non ci sarebbe stata".

In questa occasione la classe politica, che viene frequentemente e giustamente criticata per vari motivi, ha dimostrato di essere all'altezza della situazione.
Anche il principale punto debole della manovra, cioè la sua iniquità dovuta ad  un eccessivo onere sulle fasce deboli della popolazione, con riferimento alla rivalutazione delle pensioni e all'imposta sul deposito titoli, è stato corretto.

Come sempre l'Italia dà il meglio di se di fronte a situazioni di estrema difficoltà.

Anche se i mercati, con ogni probabilità, metteranno ancora alla prova la capacità di resistenza del nostro Paese, mi sento di poter dire che la prova sarà superata. Questo successo deve servire a costruire un nuovo agone politico in cui si evitino gli "inciuci" della bassa politica, ma si attuino le "sintesi" dell'alta politica, necessarie per tutelare davvero, e non solo in circostanze eccezionali, i comuni interessi nazionali.

2 commenti:

FRA ha detto...

Condivido il tuo pensiero quando dici che maggioranza e opposizione hanno dato prova di maturità approvando velocemente una manovra "pesante" in un momento delicato per l'Italia. Tuttavia mi sembra che il nocciolo della questione sia sempre quello delle riforme strutturali del sistema in fatto di sviluppo e di taglio della spesa pubblica, come ha giustamente evidenziato Mario Draghi nei suoi interventi.

roberto ha detto...

Certo, il tema delle riforme strutturali è fondamentale.
Io auspico che la prova di maturità data in questa occasione crei un positivo "precedente" e induca le forze politiche a individuare i temi sui quali la collaborazione è indispensabile per far crescere il Paese, senza per questo far venir meno la necessaria dialettica fra interessi e valori differenziati che costituisce l'essenza della democrazia.
Penso che noi cittadini interessati alla politica dobbiamo far sentire ai politici di professione che il solito "teatrino" delle contrapposizioni "a prescindere" ha fatto il suo tempo e, soprattutto, fa perdere voti a chi continua a praticarlo.